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Digiuno intermittente, ecco tutti i rischi per la salute. Lo studio
Chi mangia nell’arco di 8 ore e digiuna per 16 ha un rischio di morte per eventi cardiovascolari molto più elevato rispetto a chi si nutre per 12-16 ore al dì
Remuzzi: "Alla lunga non sembra dare alcun vantaggio"
In questi ultimi tempi si sente molto parlare della dieta del digiuno intermittente, ovvero quel 'divieto' di mangiare che va dalle 8 alle 16 ore. Fonte di numerose polemiche, è stato oggetto di uno studio presentato durante un meeting dell’American Heart Association, che si è tenuto dal 18 al 21 marzo a Chicago.
Come riporta Il Corriere della Sera, chi mangia nell’arco di 8 ore e digiuna per 16 ha un rischio di morte per eventi cardiovascolari molto più elevato rispetto a chi si nutre per 12-16 ore al giorno. Un risultato distante anni luce dalle teorie che associano le varie forme di digiuno alla longevità e al benessere.
Lo studio
I ricercatori hanno esaminato le abitudini alimentari di 20mila persone, utilizzando i database dei Centers for disease control and prevention americani, e le hanno poi confrontate con i dati relativi ai decessi avvenuti nello stesso periodo negli Stati Uniti. L’alimentazione limitata a 8 ore al giorno ha sorprendentemente aumentato il rischio di morte.
"Questo studio è importante perché l’idea di limitare entro poche ore l’assunzione del cibo- afferma Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri- sta diventando molto popolare da noi e dappertutto, ma a lungo termine può fare male, anche a chi è malato di cuore o ha un tumore".
"Ci si potrebbe chiedere se il digiuno intermittente protegga da malattie dovute ad altre cause, ma secondo i ricercatori non è così; insomma, alla lunga non sembra dare alcun vantaggio", conclude il professore.
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