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"Il Vinitaly 2024 sarà all'insegna della moda": l'idea di Lollobrigida

a cura di Redazione

Dopo il successo della scorsa edizione con i quadri di Caravaggio e Guido Reni, il ministro dell'Agricoltura rilancia il Made in Italy con l'alta moda

“Se ci sarà la volontà da parte delle case di moda e degli imprenditori del vino a iniziative congiunte – ha proseguito Lollobrigida -, magari una collettiva di abiti e di etichette selezionate, queste iniziative avranno il supporto del governo per mettere in luce il Sistema Italia, forte delle sue qualità, e in questo campo ringrazio Veronafiere che è un elemento strategico”. Il tutto, inoltre, senza rinunciare al capitolo arte, aperto lo scorso anno con i due quadri di Bacco. “Stiamo già pensando ad altre opere d’arte da portare in Fiera”, ha dichiarato lo stesso Lollobrigida.

Renzo Rosso: "Il vino deve tendere al lusso"

E su questo tema, sulla sinergia tra moda e vino, non poteva non intervenire - essendo presente all'evento - Renzo Rosso, imprenditore della moda (con la sua Diesel) e adesso anche del vino (con la holding Brave wine), il quale ha spiegato come il mondo vitivinicolo possa prendere esempio dalla moda e dal lusso, producendo di meno ma con maggiore qualità.

“Il vino deve tendere al mondo del lusso perché è lì che si fa più margine” ha detto Rosso. “Credo nel posizionamento e in prodotti premium che consentono migliori marginalità e danno la possibilità alle aziende del settore di investire e lavorare in maniera più moderna. Inoltre, il vino deve fare un grande salto di visibilità: comunicare di più, social media, capsule, grafiche e bottiglie speciali, celebrities, eventi. Bisogna creare quella coolness del vino, in cui oggi i francesi sono più bravi di noi, mentre noi abbiamo una ricchezza del territorio incredibile da valorizzare”.

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