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Peste suina, un milione di cinghiali abbattuti con l'aiuto dell'esercito
Il piano del Governo per salvare il prosciutto di Parma e San Daniele
Peste suina, per contrastarla di parla di 1-1,5 milioni di abbattimenti di cinghiali con l'aiuto dell'esercito entro i prossimi 5 anni
Il nostro Paese oggi forse ha preso pienamente consapevolezza del problema della peste suina. Diversi Paesi hanno bloccato l'importazione del prosciutto di Parma proprio a causa della diffusione del virus, che ricordiamo non è pericoloso per l'uomo, in oltre nove Regioni italiane. Come riporta Gambero Rosso, la scorsa settimana il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha illustrato il piano del Governo per limitare l'epidemia.
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Al commmissario straordinario per la peste suina già in carica si aggiungeranno tre subcommissari e verranno stanziati altri 3,5 milioni di euro. Sarà poi messo in atto un "piano straordinario di cattura, abbattimento e smaltimento dei cinghiali" per l'abbattimento di 1-1,5 milioni di esemplari (60-80% della popolazione attuale) entro 3-5 anni. Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, ha riferito Ciriani, avrebbe chiesto la collaborazione dell'esercito per questa procedura.
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Ciriani poi ha confermato i 25 milioni di euro stanziati dal Governo alle aziende colpite dalla peste suina ma ammette che serva un ulteriore impegno "in ambito europeo ed internazionale". Per riprendere poi alle esportazioni verso l'estero, spiega il ministro, serve la firma di "un nuovo protocollo e un certificato sanitario per prodotti sottoposti a cottura, ad esempio il prosciutto cotto, la spalla cotta". Lo stesso tipo di accordo si spera possa includere anche il prosciutto di Parma e San Daniele.