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Tutti pazzi per la patata, ecco perchè non è più un cibo povero

Patate, ecco perché non sono più un cibo "per poveri"

Le patate, definite da sempre il "cibo dei poveri", stanno raggiungendo sul mercato sempre più prezzi da record. In questo modo si ribalta il trend di uno degli alimenti più diffusi al mondo. Lo rivela il sito ItaliaFruitNews, secondo cui sono circa due anni che si assiste ad un trend di crescita per i costi delle patate.

"Se inizialmente questi tuberi costavano 0,65 euro al chilogrammo, oggi raggiungono anche punte di 1,30 euro al chilo", spiega il giornale. Oltre alla classica patata a pasta gialla, tra le migliaia di varietà coltivate e commercializzate ce n'è una che utimamente sta prendendo molto piede tra i consumatori, ovvero quelle viola, le cosidderre Vitelotte, in vendita intorno ai 3 euro al chilogrammo. "Si tratta di patate gourmet molto utilizzate dagli chef per la particolarità del loro colore, sono più piccole delle altre e molto pregiate".

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A causa di tutti questi rincari dunque non si dovrebbe più parlare di cibo "povero", in quanto non avvantaggia il consumatore che, essendo indotto a pensare che la patata (ma anche altri alimenti, come le cipolle) sia un ortaggio “povero”, non accoglie piacevolmente il fatto di pagare un prezzo alto, ma comunque corretto nei confronti della produzione agricola - che è reduce da anni di profonda difficoltà a causa dei cambiamenti climatici.

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