Food
Vino e comunicazione digitale: ecco le cantine con più followers
Rivoluzione digitale nel mondo del vino italiano: Mezzacorona e Compagnia de’ Frescobaldi le cantine più social
Il vino italiano diventa sempre più digital
Nella sua decima edizione, la ricerca di Omnicom PR Group Italia getta un fascino digitale sulla scena vinicola italiana, svelando le prime 25 aziende per fatturato e la loro posizione social online. In un panorama che sembra una partita di scacchi con poche mosse inaspettate, Mezzacorona mantiene il comando, mentre Compagnia de’ Frescobaldi avanza con grinta al secondo posto, superando Ruffino, che dovrà trovare nuove strategie di marketing. Come scrive Gambero rosso, a sorpresa, Tenute Piccini emerge dalla penombra del tredicesimo posto dello scorso anno, mentre Villa Sandi decide di scalare la classifica di due posizioni, come un esploratore digitale in cerca di tesori.
Oltre alla classifica, l'analisi evidenzia un notevole aumento dei follower sui principali social network e la crescita degli e-commerce aziendali, accompagnati da un maggiore impegno nella "user experience" sui siti aziendali e nella qualità dei contenuti pubblicati. Sebbene Instagram mantenga la sua posizione dominante, Linkedin sta registrando una crescita significativa, con un aumento del 28% di follower rispetto all'anno precedente, mentre la piattaforma dedicata ai professionisti ha visto un impressionante aumento del 260%.
“In 10 anni il comparto italiano del vino ha abbracciato il digitale in modo sempre più efficace” afferma Massimo Moriconi general manager e amministratore delegato di Omnicom PR Group Italia. “I canali social sono stati ‘testati’ nel tempo per poi essere selezionati in modo netto in base ai pubblici specifici delle aziende del comparto. L’e-commerce è stato esternalizzato in una prima fase per poi diventare proprietario, permettendo così una maggiore vicinanza ai clienti durante tutte le fasi di acquisto oltre a favorire esperienze di marca a vario titolo”.
Su 25 aziende, soltanto cinque non hanno ancora creato un profilo ufficiale sui social network. Meno positivi sono i risultati per Facebook, che sperimenta una diminuzione dell'8% dei follower. X (Twitter) e TikTok sono poco frequentati, con rispettivamente solo 9 e 5 aziende presenti. Tuttavia, è interessante notare che dal 2014 si è verificato un incremento complessivo di tre milioni di follower sulle diverse piattaforme: 2,3 milioni su Facebook, 960.000 su Instagram e 100.000 su X.
Il cambiamento social in campo enologico è avvenuto gradualmente, i contenuti ora non riguardano solo il prodotto finale, ma affrontano una gamma di tematiche che circondano il mondo del vino, tra cui territorio, sostenibilità e persone. Oltre all'italiano, le lingue più utilizzate per l'export dei prodotti includono l'inglese, in testa con 24 cantine su 25 (rispetto alle 25 su 25 nel 2022), seguito dal tedesco con 10 su 25 (contro le 9 su 25 nel 2022), e infine il cinese, mantenendo la stessa presenza di 4 su 25, come già nell'anno precedente.
“Le aziende che hanno investito bene nel digitale sono riuscite a gestire meglio il periodo pandemico e a lavorare prima di altre su progetti ‘vino 4.0’ e di tracciabilità su blockchain. Per il futuro prevediamo ulteriori investimenti in tecnologia e agricoltura di precisione, anche al fine di mitigare per quanto possibile gli effetti del cambiamento climatico. Ancora una volta il settore potrà essere fonte di best practice a livello nazionale e internazionale”, conclude Moriconi.