Green

ADA 270, al via la più importante estrazione di ghiaccio tra le Alpi

Annamaria Duello

Dal ghiacciaio più profondo d’Italia sarà estratto un blocco di ghiaccio di 270 metri che permetterà di studiare gli effetti del cambiamento climatico sull’area

Adamello 270, il futuro nel passato. Perforare il Mandrone per ricostruire la storia climatica e ambientale delle Alpi

Si chiama ADA 270 ed è pronto a prendere il via il prossimo 6 aprile. Si tratta dell’ambizioso progetto che mira a perforare 270 metri di ghiaccio nel cuore dell’arco alpino, la più imponente estrazione mai effettuata lungo la catena montuosa nostrana.

Il ghiacciaio del Mandrone, sul massiccio dell’Adamello (in provincia di Brescia), è il più profondo ghiacciaio d’Italia ed è considerato dagli studiosi un vero e proprio archivio della natura. Un bene naturalistico da indagare e studiare per rivelare notizie inedite sugli ultimi 300 anni della storia climatica e ambientale dell’area alpina. Grazie al processo di estrazione di un imponente pezzo di ghiaccio dalla forma a “carota”, un team di ricercatori avrà finalmente la possibilità di effettuare preziose analisi e misurazioni finora impedite.

Lo studio permetterà infatti di rilevare gli effetti del cambiamento climatico nell’area, come lo scioglimento del permafrost (ovvero il suolo perennemente ghiacciato), l’intensificarsi degli eventi di dissesto e altri fattori ambientali che di certo incideranno sullo sviluppo del territorio nei prossimi anni. L’estrazione sarà anche l’occasione per riportare alla luce informazioni di tipo biologico, geologico e chimico per favorire il progredire della ricerca ambientale sull’area, riconosciuta come Riserva della Biosfera dall'UNESCO.

“Il Mandrone è il ghiacciaio più profondo d’Italia”, spiega Valter Maggi, docente di Geografia fisica e geomorfologia dell’Università degli Studi Milano Bicocca e coordinatore del team scientifico del progetto, che aggiunge: “Duecentosettanta metri di ghiaccio che raccontano com'è cambiato il clima e qual è stato l’impatto dell’uomo sulle Alpi Centrali negli ultimi secoli. La carota di ghiaccio prelevata dai ricercatori sarà studiata presso l’EuroCold Lab dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con enti di ricerca Italiani e stranieri, e permetterà di ricostruire la storia di tutto ciò che si è depositato sul ghiacciaio, di origine naturale oppure umana”.

I lavori di perforazione si concluderanno nell’arco di tre settimane e saranno resi possibili da un convoglio di competenze, scelte politiche e risorse di partner sia pubblici che privati. ADA 270 prende vita, infatti, grazie all’iniziativa e al sostegno della Regione Lombardia, della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, della Comunità Montana della Valcamonica, dell’Università Bicocca, del Politecnico di Milano, di Land & Cogeo e di sponsor privati come la società energetica Edison, Valcamonica Servizi e Acqua Surgiva.

“Vogliamo allargare ad un pubblico più vasto possibile i contenuti di questa operazione senza precedenti, in sintonia con gli obiettivi di educazione ambientale e conoscenza scientifica connaturati al progetto”, dichiara Lino Zani, responsabile della comunicazione di ADA 270, “Per questo, già nella fase di estrazione del ghiaccio, abbiamo previsto un collegamento continuo con il Campo Base, con collegamenti quotidiani di circa tre ore con le scuole, con istituti di ricerca, università, redazioni giornalistiche e mezzi d’informazione, per facilitare il coinvolgimento diretto di chiunque abbia a cuore la tutela dell’ambiente e il valore del nostro territorio”.

Fra i sostenitori del progetto risalta il contributo delle aziende italiane che hanno creduto nel valore scientifico e nell’impatto climatico-ambientale dell’intera operazione, come Edison, leader del settore energetico allineato con gli obiettivi di sostenibilità dettati dall’ONU.

“Edison è un operatore energetico che pone al centro del suo agire l’attenzione ai territori e la creazione di valore condiviso con le comunità locali dove opera”, ha commentato Marco Stangalino, Vice Presidente Esecutivo Power Asset di Edison. “Siamo parte integrante della memoria di queste valli, dove da oltre 100 anni produciamo elettricità da idroelettrico con responsabilità e cura dell’ambiente. Una forma di energia e un impegno in linea con gli obiettivi di sostenibilità globali di lotta al cambiamento climatico e di salvaguardia degli ecosistemi. Per questo motivo siamo particolarmente orgogliosi di partecipare ad ADA 270, concorrendo allo studio e alla tutela di un ghiacciaio di straordinaria importanza come l’Adamello”.

In termini di ambizioni scientifiche e di risorse impiegate, la perforazione del Mandrone a cui assisteremo la prossima settimana si presenta come un’operazione senza precedenti per il Paese. Una svolta per le ricerche del settore che, grazie alla raccolta e alla messa a disposizione di nuovi dati per l’intera comunità accademica e scientifica, permetterà di avviare nuovi e necessari studi.