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Allarme ANBI: la crisi idrica cambia l'habitat del NordEst italiano

di Redazione

Vincenzi (ANBI): "Quanto sta accadendo al Nord incide sull’economia dei territori, fortemente legati alle attività del settore primario"

Continua a ridursi il flusso del fiume Po in Piemonte, mentre al rilevamento ferrarese di Pontelagoscuro, nonostante gli apporti di piogge ed affluenti, la portata sfiora a malapena i 400 metri cubi al secondo. Non migliorano le condizioni anche degli altri fiumi piemontesi, i cui livelli restano inferiori a quelli già scarsi del 2022 (fonte: ARPA Piemonte). In Lombardia, si registra un’impercettibile crescita di portata del fiume Adda, ora a 50 metri cubi al secondo, pochissimo superiore al 2022; guadagnano pochi centimetri d’acqua anche gli alvei di Serio, Oglio e Mincio. Continuano a ridursi le riserve idriche regionali, in primis il manto nevoso, inferiore di oltre il 68% alla media e del 14% rispetto al minimo storico (fonte: ARPA Lombardia).

Anche in Liguria crescono impercettibilmente i livelli dei fiumi Magra ed Argentina che, come l’Entella, restano però sotto media del periodo (fonte: OMIRL). In Emilia-Romagna è positivo l’andamento del fiume Trebbia, mentre decrescono le portate di Savio e Reno con Secchia ed Enza, che scendono addirittura sotto i minimi storici (fonte: ARPAE). In Toscana, mentre un velo di neve è riapparso sui monti Abetone ed Amiata, sono caduti oltre 40 millimetri di pioggia sulle province di Lucca e Grosseto; a beneficiarne in maniera più consistente sono i fiumi Serchio, Ombrone ed Arno (unico sopra la media del mese).

La neve è tornata anche sui monti Sibillini, mentre le piogge più consistenti hanno interessato la provincia di Ancona (oltre 50 millimetri in una settimana). Buone le performance di tutti i fiumi marchigiani (soprattutto il Tronto) così come dei bacini, la cui acqua invasata (mln. mc. 54,84) è a quasi 10 milioni di metri cubi dal volume massimo, rappresentando il valore più alto raggiunto nel recente quinquennio. Sull’Umbria, nel mese di aprile, sono mediamente caduti 50 millimetri di pioggia con le precipitazioni più consistenti registrate nella parte meridionale della regione (mm.63 a Piediluco) e nella zona al confine con le Marche (mm.79,4 sul Monte Cucco). In questo quadro, il lago Trasimeno cresce di un solo centimetro, mentre gli incrementi dei fiumi Tevere, Nera e Chiascio non sono sufficienti per raggiungere i rispettivi valori medi mensili.