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Canapa, il materiale del futuro per bio-plastiche e filati a rifiuto zero

L'Italia può ri-creare una sua filiera della canapa per la realizzazione di nuovi materiali sostenibili

Canapa Sativa Italia presenta tutti i possibili utilizzi della pianta Right in settori industriali come la manifattura, automotive e abbigliamento

Canapa Sativa Italia (CSI) è un’associazione senza fine di lucro che mette insieme i più impegnati esponenti dell’industry nostrana da tutto il paese. Nata come gruppo online nel 2014 con circa 15000 iscritti, si è costituita legalmente nel 2018.

Nell’ambito di una campagna di informazione istituzionale, Canapa Sativa Italia (CSI) racconta tutta la filiera della canapa (disciplinata dalla Legge 242/16) e ne evidenzia criticità e potenzialità dando voce ai suoi associati: oggi si dedica alle grandi doti costruttive, tessili e progettuali della canapa industriale.

Canapa: rinascerà una filiera italiana "dal seme al prodotto finito?"

E’ un interrogativo cruciale la cui risposta resta purtroppo critica per migliaia di imprenditori, ricercatori e trasformatori che credono in una pianta versatile, importante sia per usi alimentari che medicali le cui fibre possono essere ancora più versatili per l’industria tessile, automobilistica, design, edile e di rivestimenti, finanche per l’industria spaziale o per quella ‘usa e getta’.

Con un intervento amministrativo adeguato una filiera della canapa industriale potrebbe essere già una realtà fruttifera a partire dalla creazione di coltivazioni di piante utili per tutte le quattro doti della Cannabis Sativa Linnaeus: seme (alimentare e agricolo), fiore (benessere, estrattivo, medicale), canapulo, fibra (cellulosa e materiali innovativi) al fine di minimizzare le spese di impianto, lavorazione e ‘mietitura’ e massimizzare il ritorno sull’investimento. 

La canapa italiana è storicamente la migliore d’Europa grazie a microclima e qualità dei terreni ma a tutt’oggi - mentre si discute su come far decollare la neonata filiera - ad essa vengono preferite qualità più scadenti (da quella francese a quella cinese) perché costano meno.

Oggi, potenzialmente e alla luce della bolla speculativa di cui è oggetto in particolare il fiore, la creazione di valore ed economia di scala attorno a cellulosa e fibra rappresenterebbe un volano in grado di rivoluzionare completamente la produzione mondiale di materiali ad alta potenzialità.

Il valore della fibra di canapa è stato riconosciuto nel tempo: prima che esistesse la plastica era la fibra di canapa a farla da padrona in più di un’industria. Il nylon è stato creato ‘mimando’ la canapa come la bachelite fu creata mimando l’avorio. 

Sviluppare in laboratorio un materiale equivalente a quello ottenuto in natura ha avuto come effetto la distruzione di un comparto complementare alla produzione di carta, plastica ed altri materiali simili.