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Clima, gli Accordi di Parigi 2030 sono irraggiungibili. Ecco perché
Un nuovo studio rivela che, per ora, gli sforzi per limitare il riscaldamento climatico a 1,5° sono stati vani...
Clima, gli Accordi di Parigi 2030 sono irraggiungibili. Ecco perché
Limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius non è attualmente plausibile. A rivelarlo è un nuovo studio pubblicato dal Cluster of Excellence dell’Universitä Hamburg, in Germania, chiamato “Climate, Climatic Change, and Society” (CLICCS).
I ricercatori hanno valutato sistematicamente i cambiamenti sociali in atto che possono influenzare il cambiamento climatico, analizzando anche alcuni processi fisici spesso ritenuti punti critici. La loro conclusione: il cambiamento sociale è essenziale per raggiungere gli obiettivi di temperatura fissati a Parigi. Ma ciò che è stato realizzato fino ad oggi è insufficiente. Di conseguenza, anche l’adattamento climatico dovrà essere affrontato da una nuova prospettiva.
“In realtà, quando si tratta di protezione del clima, alcune cose sono state messe in moto. Ma se si guarda in dettaglio allo sviluppo dei processi sociali, mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi non è ancora plausibile”, afferma la professoressa Anita Engels, CLICCS.
Secondo lo studio, l’“Hamburg Climate Futures Outlook”, in particolare i modelli di consumo e le risposte aziendali stanno rallentando le misure di protezione del clima. Altri fattori invece come la politica climatica delle Nazioni Unite, le proteste per il clima e il disinvestimento dai combustibili fossili stanno sostenendo gli sforzi per raggiungere gli obiettivi climatici. Come mostra l’analisi, però, queste dinamiche positive da sole non basteranno per far rimanere il pianeta entro il limite di 1,5 gradi.
“La profonda decarbonizzazione richiesta sta progredendo troppo lentamente”, afferma Engels. Inoltre, il team ha valutato alcuni processi fisici che vengono spesso ritenuti punti critici: la perdita del ghiaccio marino artico e lo scioglimento delle calotte glaciali sono sviluppi gravi, così come i cambiamenti climatici regionali. Ma avranno un’influenza – secondo gli studiosi – molto limitata sulla temperatura globale fino al 2050.
A questo proposito, il permafrost in disgelo, l’indebolimento dell’Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) – il mutamento di una importante corrente oceanica dell’Oceano Atlantico – e la perdita della foresta amazzonica sono fattori più importanti, anche se solo di poco.