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Ogm, l'Italia notifica alla Ue la richiesta divieto coltura
La Commissione europea ha confermato di aver ricevuto oggi la richiesta del governo italiano di "opt out", l'esclusione del proprio territorio dalla coltivazione di organismi geneticamente modificati autorizzati o con dichiarazione pendente, da trasmettere alle societa' produttrici. Con l'Italia, il numero dei paesi che hanno presentato tale richiesta sale a 15.
Il termine per la presentazione e' il 3 ottobre; chi non lo fara' o otterra' un rifiuto dalle societa' produttrici, spiega l'esecutivo di Bruxelles, potra' comunque invocare l'opt-out seguendo un'altra procedura ma dovranno in questo caso indicare un motivo di prevalente interesse generale (ragioni legate per esempio a obiettivi di politica ambientale o agricola, pianificazione urbanistica o regionale, utilizzo del terreno, impatto socio-economico, utilizzo dei terreni o politica pubblica).
Gli altri paesi che hanno gia' presentato la richiesta dell'esclusione del loro territorio dall'area in cui si possono coltivare Ogm autorizzati o pendenti sono Lettonia, Grecia, Croazia, Francia, Austria, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Lituania, Belgio (ma solo per la regione della Vallonia), il Regno Unito (per Scozia, Galles e Irlanda del Nord), Bulgaria, Germania (fatti salvi gli scopi di ricerca) e Cipro.