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Influenza killer. Vaccinati in calo, panico per l'influenza killer. I rischi
Influenza più virulenta e vaccinati in calo
L'influenza è più virulenta e i vaccinati sono in calo. È uno dei paradossi di questo virus stagionale. In Italia solo il 55% degli ultra 65enni (poco più di uno su due) si è protetto con il vaccino dall'influenza, che vede proprio negli anziani una delle categorie più a rischio.
Inoltre, secondo l’allarme lanciato da HappyAgeing, l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, solo il 10 per cento degli over 50 è vaccinato contro lo pneumococco, batterio responsabile di moltissimi casi di polmonite negli adulti, malattia spesso correlata all’influenza che causa oltre 9mila morti all’anno solo nel nostro Paese (oltre venti volte superiori a quelli provocati dall’influenza). Secondo il rapporto Ocse, tra il 2004 e il 2014 in Italia c’è stato un calo del 10 per cento delle vaccinazioni antinfluenzali tra gli over 65. Se si combinasse la vaccinazione antinfluenzale al vaccino antipneumococcico si potrebbe arrivare a ridurre il numero di decessi anche del 60%. Tra l’altro le categorie a rischio non devono pagare nulla: ultra 65enni, operatori sanitari, donne in gravidanza e malati cronici. Tutto questo quando gli esperti prevedono un'incidenza del virus influenzale superiore a quella degli anni scorsi.
Tra fine novembre e inizio dicembre si sono ammalate 115mila persone, 20mila in più della settimana precedente. In base ai dati inviati da medici e pediatri di famiglia, al momento si registrano 1,89 casi per mille assistiti. Si prevede che il picco dell’influenza arrivi nel periodo natalizio. Ma perché le categorie a rischio si vaccinano sempre meno? Cattiva informazione e sottovalutazione degli effetti collaterali. Pochi sanno, infatti, che la malattia è responsabile di più del doppio dei decessi rispetto agli incidenti d’auto.