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L’eleganza secondo Sorbino

Il culto dell’eleganza da sempre ha sede a Napoli, dove addirittura la giacca è un simbolo di unicità espressiva. Il fashion maschile made in Italy, nel 2023 si è chiuso a 15 miliardi di euro di ricavi, un + 5%  rispetto all’anno scorso, superando la media del settore, sinonimo di voglia di eleganza per i signori uomini.

Tra i brand fautori di questa eccellenza c’è sicuramente Sorbino Uomo, da 50 anni nel settore, una passione ereditata dal capostipite Giovanni Sorbino, che, da grande commerciante, ha iniziato, insieme ai tre fratelli Ciro, Modestino e Giuseppe, la trasformazione di una piccola realtà di bottega in un business proiettato al futuro.

Cos’é l’eleganza per lei?

“Il dizionario Treccani la definisce la qualità di una persona che ha insieme grazia e semplicità, e rivela cura e buongusto senza scadere in un’eccessiva ricercatezza”-dice Gianni Sorbino, figlio di Giuseppe-“una definizione standard ma che grazie alla moda e attraverso la moda acquisisce infinite altre sfaccettature. Ci rispecchiamo col pensiero della celebre “Coco Chanel”, che attribuisce alla semplicità la nota fondamentale di ogni vera eleganza e cerchiamo di riversarlo nelle nostre collezioni semplici ma differenti nello stile e nel design”.

La sua azienda tiene molto alla sostenibilità; con quali azioni si concretizza il rispetto per l’ambiente in risposta allo scenario globale?

“Ormai da tempo si sta evolvendo la moda sostenibile, un trend che vede ogni anno il lancio di collezioni speciali, nuovi materiali e azioni concrete da parte degli stilisti. Uno dei settori a maggiore impatto ambientale, quello del tessile moda, secondo solo al petrolchimico, sta infatti cambiando rotta. Le tematiche della sostenibilità stanno diventando parte integrante delle  nostre strategie aziendali. Da qualche anno il settore si sta interrogando sul modo grazie al quale introdurre politiche green e filiere controllate per ridurre l’impatto, investendo nella ricerca su materiali, lavorazioni, finissaggi, impianti, smaltimento dei rifiuti, riciclo e riuso. Come azienda siamo impegnati a progettare prodotti più sostenibili, con più materiali e processi ecocompatibili.

Grazie alle tecnologie innovative e alle tecniche di produzione applicate nella tintura, finitura e lavorazione dei capi, consumiamo meno risorse idriche, sostanze chimiche ed energia.Il risultato è una migliore qualità del capo finale.I nostri capi vengono etichettati come “care for fiber”, capi prodotti utilizzando materie prime come, ad esempio, cotone organico, “tencel™” “lyocell” o fibre riciclate. Gli stessi capi sono prodotti utilizzando tecnologie che riducono il consumo di acqua nei procedimenti produttivi.

I processi di tintura o lavaggio dei capi richiedono un maggiore consumo di acqua. L’utilizzo di cicli chiusi che permettono di riutilizzare l’acqua e di tecnologie come l’ozono o la tecnologia laser ci aiuta a ridurre il consumo d’acqua in questi processi.

Per questo già da qualche stagione abbiamo introdotto il progetto “Eco Wash. L’acqua è una risorsa molto importante per l’ecosistema del nostro Pianeta. La nostra azienda si impegna a ridurre al massimo il consumo di acqua per il ciclo produttivo dei nostri capi.

Entro il 2030, infatti, puntiamo a lavorare solo con materiali riciclati, biologici o provenienti da fonti sostenibili”.

Cosa chiedono gli uomini oggi?

Quali sono le tendenze?

“Lo è sempre stato da secoli; il Mercato chiede e il Mercato offre, ma oggi più che mai bisogna essere pronti, reattivi, organizzati, non c’è più spazio per le “aziende improvvisate”, poichè questo mercato globale sempre più tempestivo, competitivo ed esigente.

Se non si è pronti, si rischia davvero di far danni ed essere tagliati fuori. I cambiamenti sono all’ordine del giorno e riesce a stare in piedi l’azienda che ha la capacità di adattarsi continuamente. Gli uomini di oggi sono sempre più esigenti, i nostri clienti pretendono qualità e design dai nostri prodotti e vogliono essere  sempre più informati sulla tracciabilità dei prodotti, inoltre il nostro target è sempre più social e interconnesso con il mondo esterno.  

C’è una stratificazione delle abitudini d’acquisto che si esplicita in un commercio ibrido, che, di fatto, impone ai brand di presidiare online e offline con strategie non lasciate al caso. I consumatori vogliono, secondo le loro esigenze del momento, acquistare online, o nello store fisico, usare servizi di delivery, oppure click & collect.

Abbiamo rimodernizzato quasi tutti i nostri stores, perchè lo store diventerà uno spazio multifunzionale, che andrà oltre l'esposizione e la vendita. Con i nostri brand stiamo rapidamente espandendo il nostro raggio d'azione esplorando le piattaforme social come canali di vendita in aggiunta ai canali tradizionali.

Per questo, ci si aspetta che la crescita di diverse piattaforme di pagamento e social shopping acceleri per stare al passo con i trend del nuovo anno”.

La sua azienda ha la missione di trasmettere lo stile italiano nel mondo anche con partner di importanza mondiale a Dubai e in Turchia; in che modo?

“Gli italiani sono eredi di secoli di storia e di cultura importantissime nell’evoluzione dell’Occidente ed hanno il dovere di raccontare e trasmettere lo stile. Da premettere che i fattori che rendono vincente l’affermazione del prodotto italiano nel mondo sono molto legati a componenti immateriali difficilmente narrabili (il cosiddetto soft power o, all’italiana, il potere morbido e garbato) e, per questa ragione, gli stranieri che si fermano all’etichetta dell’unicum del Made in Italy, non riescono a penetrare nei dettagli di questo fenomeno.

Come azienda cerchiamo, in ogni nostra collezione, di raccontare i mood che scegliamo, i colori e soprattutto i tessuti che adoperiamo attraverso meeting con i nostri rappresentanti, eventi, social e riviste di settore, ma soprattutto attraverso i nostri stores e la modalità con cui esponiamo i nostri capi”.

I consumatori vogliono essere sempre più informati sulla tracciabilità dei prodotti; come vi siete organizzati da questo punto di vista?

“Siamo consapevoli dell’importanza di questo argomento; per il Manhattan Associates, il 75% dei consumatori italiani ha dichiarato che le iniziative a favore dell'ambiente e della sostenibilità sono state un fattore importante o primario per capire da quale brand fare shopping. Come già detto, ormai da tempo si sta evolvendo la moda sostenibile. I clienti richiedono già opzioni più ecologiche nel packaging, nei     processi e nelle spedizioni. Ci stiamo adoperando per adottare misure efficaci per diventare più trasparenti sui prodotti end-to-end, comprese le reti della supply chain che legano il tutto”.



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