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L'impatto dell'AI sulla SEO

Come le aziende possono sfruttare queste tecnologie per rimanere competitive

L’innovazione tecnologica sta letteralmente rivoluzionando il modello di business delle imprese, garantendo una sempre maggiore competitività.

Così la pensa Andrea Rosini, co-founder di Differens.

Tra i settori dove sono più evidenti i progressi dell’intelligenza artificiale, specie l’ultimo traguardo dell’AI generativa, spicca la SEO. Acronimo di Search Engine Optimization, la SEO è una strategia di marketing digitale attraverso cui è possibile migliorare il ranking di un sito o di una pagina web per determinate parole chiave nei risultati forniti da un motore di ricerca.

Tuttavia, il contributo dell’intelligenza artificiale nelle strategie di ottimizzazione da parte delle aziende è di gran lunga diverso dal passato. Con il passaggio al marketing contestuale, si tiene in considerazione un contesto più ampio, dove la comprensione delle intenzioni e dei bisogni degli utenti diventa centrale. Il marketing contestuale, potenziato dall'AI, mira quindi a creare esperienze personalizzate e pertinenti, in grado di soddisfare non solo le query espresse dagli utenti ma i loro comportamenti impliciti. Difatti, grazie all’evoluzione delle tecnologie dell’AI, le aziende possono comprendere e adattarsi alle mutevoli esigenze dei loro clienti. D’altronde, i dati parlano chiaro. Secondo il rapporto Now Decides Next 2024: getting real about Generative AI redatto da Deloitte, fino al 36% delle organizzazioni ha segnalato di aver raggiunto in gran parte i benefici attesi dall'implementazione della tecnologia. Inoltre, queste organizzazioni hanno in programma di reinvestire i risparmi ottenuti dall'intelligenza artificiale generativa principalmente nell'innovazione (45%) e nel miglioramento delle operazioni (43%). È interessante notare anche che ben il 73% ha dichiarato di abbracciare la tecnologia a un ritmo "veloce" o "molto veloce", in netto contrasto con il 40% delle organizzazioni che hanno solo un certo grado di esperienza nel campo[1].

Nel dettaglio, l'intelligenza artificiale sta influenzando positivamente la SEO con alcuni specifici strumenti. Tra questi, due esempi su tutti. Da un lato, l'analisi predittiva per la ricerca delle parole chiave (anche tramite l’impiego di mappe tematiche) consente l'analisi di una grande quantità di dati per identificare trend e predire le parole chiave in grado di massimizzare la visibilità nei motori di ricerca. Il vantaggio principale dell'analisi predittiva consiste in un processo di apprendimento e miglioramento continuo, fondamentale per garantire e incrementare l'engagement del pubblico e migliorare il posizionamento SEO.

Dall'altro lato, l'ottimizzazione dei contenuti basata sui dati permette all'AI, sulla base di contenuti già presenti in rete, di proporre miglioramenti come l'integrazione di parole chiave nel testo e il suggerimento di una lunghezza ideale. In questo contesto, la generazione di contenuti assistita dall'AI, per mezzo del linguaggio NLP (Natural Language Processing), consente alle aziende di creare automaticamente e costantemente contenuti SEO-friendly e personalizzati in grado di attrarre l'attenzione del singolo utente. Questa capacità di generare contenuti rappresenta un grande vantaggio per i creatori di contenuti, maggiormente impegnati sugli aspetti strategici della comunicazione.

Sul versante dei motori di ricerca, Google, nel tentativo di contrapporsi a ChatGpt e Bing, ha creato una nuova funzione (Search Labs) in grado di rispondere alle domande degli utenti con un testo che riassume le informazioni trovate online. Ad indicare i riscontri positivi di queste innovazioni sono gli stessi numeri. Secondo il report Think Big with AI: Small Business Content Marketin[2]g del 2024, realizzato da Semrush, il 67% delle aziende utilizza già l'IA per il content marketing e l'ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO), con un alto indice (78%) di soddisfazione dei risultati conseguiti. Inoltre, il 68% ottiene un ROI (Return On Investment) superiore nel content marketing proprio grazie all'impiego dell’IA. Nel complesso, il report attesta come il 65% delle aziende generi migliori risultati SEO grazie all'IA.

A fronte delle innumerevoli opportunità nella creazione di contenuti più efficaci, queste tecnologie presentano alcune perplessità, in particolare dal punto di vista etico. Difatti, sono strumenti che possono produrre risultati accurati solo nelle mani dei giusti professionisti. Di conseguenza, il successo di una qualsiasi strategia SEO basata sull’utilizzo dell’AI dipende dalle competenze e dall’esperienza degli esperti SEO e dalla loro abilità nell’interpretare i dati e utilizzarli in modo efficace. 

In conclusione, l’utilizzo dell’AI nel contesto SEO permette di elaborare e interpretare grandi volumi di dati sul comportamento degli utenti, le performance dei contenuti esistenti e le tendenze di ricerca globale. Per rimanere competitive e garantire una strategia di crescita di lungo periodo, le aziende dovranno in primo luogo investire in formazione continua, stipulando, ad esempio, partnership con le varie filiere dell’innovazione algoritmica. Inoltre, dovranno tenere conto della dimensione etica e della trasparenza, di fronte a consumatori sempre più consapevoli dei bias discriminatori e delle violazioni della privacy ad opera degli algoritmi.