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LA BELLEZZA SECONDO NATALIA GUGLIELMO
Miss Europe 2023 parla di se stessa, dei suoi obiettivi e del suo impegno sociale
“Non è semplice parlare di bellezza”-così esordisce Natalia Guglielmo, incoronata Miss Europe 2023 in uno dei più grandi concorsi europei.
“Questo concetto cambia continuamente, rispecchia la cultura i pensieri di ogni era; si è passati dai poeti di un tempo che davano esempi di una bellezza dal viso pallido e dalla corporatura esile, agli antichi Greci che vedevano la bellezza come armonia fisica, perfezione di simmetrie, una bellezza armoniosa a cui si associano concetti di misure ben precise grazia e proporzioni matematiche, un'idea non terrestre, come le misure stringate di un corpo attento ad ogni singolo centimetro di più. Ma nessuno di noi sarà mai perfetto ed è questo che ci rende imperfettamente perfetti; anticamente si pensava che la bellezza esteriore rispecchiasse quella interiore. La bellezza della donna veniva legata all’idea di purezza; con l'emancipazione femminile, poi, il corpo della donna ha cominciato ad essere libero, ha smesso di essere intrappolato da costrizioni ideologiche che la opprimevano. Anche se per me da un lato è noioso che una donna debba essere associata alla purezza solo per il suo fisico, mi spiace che il corpo negli ultimi tempi si sia strumentalizzato e allontanato dal concetto di grazia. Si parla di tendenze che si allontanano dalla realtà ed è diventato qualcosa di astratto che conduce le persone a ridursi a una copia, mentre un tempo si apprezzavano le forme prorompenti di Sophia Loren o Marylin Monroe”.
E ora?
“Ora, invece, si è giunti a canoni astratti ed è proprio da questo punto di vista che ho cercato di far valere la mia voce e il mio pensiero. Dico sempre di non essere perfetta; non possiamo andare bene per tutto e tutti e dobbiamo trovare il contesto nel quale riusciamo ad esprimere noi stessi e a fiorire”.
E tu seguiresti il consiglio di ritoccare qualcosa a livello chirurgico ed estetico?
“Non seguirei mai proposte di ritocchi per raggiungere canoni estetici del momento; premetto che io sono a favore della chirurgia, ma esclusivamente quella legata ad una iniziativa personale. Non è il mio obiettivo quello di raggiungere la bellezza ideale di questo secolo, voglio tenere il colore naturale dei miei capelli e conservare soprattutto i miei tratti mediterranei siciliani e le mie origini brasiliane, come la mia carnagione olivastra, il mio fisico formoso e ritoccarmi solo in base ad un esigenza personale, non per seguire uno stereotipo. Sono consapevole che rappresento una tipologia di bellezza
alternativa al di fuori degli schemi perchè l'unica tendenza che seguo è la mia natura fisica nella sua normale evoluzione; io di questi tempi non solo non voglio cedere a chi mi suggerisce di trasformare il mio aspetto per incrementare le mie chance, ma voglio fare dei miei presunti difetti veri e propri punti di forza. Mi rifiuto di cambiare per adeguarmi alla volontà di altri, voglio che la gente noti la mia individualità e particolarità e voglio trasmettere un messaggio importante, l'importanza della fiducia sulla propria bellezza”.
Essere belle non basta, bisogna anche avere talento; oggi come è cambiato questo concetto?
“Io, più che parlare di meritocrazia, sottolinerei l’impegno, perché non voglio dire che qualcuno merita più di qualcun altro, tutti abbiamo la possibilità di realizzare il nostro sogno, dipende da quanto ci impegniamo e quanta forza possediamo dopo aver ricevuto una porta in faccia.
Dipende da quanto siamo disposti a lottare per realizzare i nostri sogni; molte persone, alle prime difficoltà, gettano la spugna e, poi, c’è chi ce la fa. Chi resiste e vince non è solo chi crede in se stesso, ma chi non si arrende mai, quindi credo nella meritocrazia, ma bisogna anche capire quando una persona merita davvero qualcosa e non solo per la bellezza, il sorriso o un bel fisico perché quando vuoi realizzare qualcosa entrano in gioco molte altre cose!”
Quali sono i tuoi obiettivi personali tra cinema e fotografia?
“Mi piacerebbe molto lavorare con James Cameron; penso sia un regista molto bravo e ho apprezzato ogni singolo film che ha prodotto.
Ho imparato ad essere una persona camaleontica; sicuramente, come tutti, ho le mie preferenze, mi piace recitare con le mie emozioni e con facilità riesco ad esternare gioia e dolore, ma sono soprattutto un’amante delle avventure e mi vedo molto nei film d’azione, thriller, horror, ma anche in quelli drammatici, proprio perché sono una persona molto sensibile.
Il mio fotografo preferito è Vincent Peters; penso che ogni suo scatto sia un’opera d’arte. Resterei a guardare ogni sua singola foto per ore, perché sembra che voglia comunicare qualcosa di personale”.
Sei impegnata in cause sociali vero?
“Come ho detto in altre interviste, sono sempre stata una persona molto legata a chi è più debole e a chi si trova in situazioni di difficoltà; da quando sono piccola, ho sempre legato con chi veniva emarginato in classe o con chi veniva preso in giro, perché non voglio che le persone sappiano cosa si prova a sentirsi emarginati. Sono molto empatica e non mi piace vedere le altre persone soffrire. Un altro tema a me molto caro sono le donne ; come dico sempre le altre donne sono amiche per me, mai nemiche e penso che oggi essere una donna non sia facile. Bisogna avere un carattere forte e farsi valere, ma soprattutto essere unite fra noi per darci forza e coraggio luna con l’altra!”