Libri & Editori

Booktoker, giovani influencer di libri su TikTok che fanno vendere gli editori

di Sara Perinetto

Su TikTok spopolano i giovani in grado di recensire libri in pochi secondi, sufficienti però a far impennare le vendite

I libri sono tra i primi a colonizzare qualsiasi social, come conferma anche il neoarrivato Clubhouse, ma c’è un fenomeno che di recente ha spiazzato le case editrici: i booktoker.

Il termine deriva dall’unione di book e tiktoker, cioè chi pubblica contenuti su TikTok, social popolarissimo tra i più giovani e che prevede la comunicazione tramite brevi video. Talmente brevi che ci sono influencer in grado di recensire libri in pochi secondi, sufficienti però a indirizzare le vendite, come è capitato a The Song of Achilles, che anni dopo la sua uscita è tornato a vendere 9 volte il volume normale grazie a un video su TikTok che, inserito nel giusto hashtag, è stato visto da milioni di utenti. #booktok, per esempio, supera i 5 miliardi di visualizzazioni.

Ciò che caratterizza questa “comunità” è l’età, molto bassa. Sono giovanissimi i tiktoker, come lo sono gli utenti che guardano i video e interagiscono. Non a caso la letteratura più commentata è la YoungAdult.

Il potenziale, insomma, è alto, ma da parte delle case editrici italiane non sembra ancora esserci molto interesse, manifestato invece dalle colleghe statunitensi, o più generalmente anglofone: un’altra caratteristica, infatti, è l’interetnicità di questi “santuari per adolescenti”, in cui i giovani possono rifugiarsi, conoscere nuovi amici da ogni parte del mondo e imparare e parlare un inglese semplice, comprensibile da Boston a Milano.

L’uso del termine santuari non è un caso, considerato che in questi mesi di lockdown e restrizioni sono molti i ragazzi e le ragazze che si affidano alle amicizie virtuali per evadere dalla quotidianità ma anche costruirsi un mondo che li rispecchi più di quello reale, visto che in molti lamentano di non poter parlare di libri con i loro amici “fisici” poiché nessuno di loro legge.