Libri & Editori

Coronavirus: edicolanti, bene Hearst e Mondadori. Ma serve altro

La Fenagi sottolinea che il primo passo di due editori da solo non è sufficiente a sostenere la rete delle edicole

Hearst e Mondadori si muovono a supporto degli edicolanti

L’aggio addizionale del 5% di Hearst e del 3% di Mondadori riconosciuto agli edicolanti è sicuramente un segnale apprezzabile nei confronti della rete di vendita e degli operatori, in prima linea nonostante il grave rischio personale per garantire l’informazione durante l’emergenza. "Questo è un primo passo, ma non ci si illuda: la disponibilità di due editori non è sufficiente a sostenere la rete delle edicole”. Così la Fenagi, la Federazione dei giornalai Confesercenti, che sottolinea: “da tempo e nei vari tavoli ai quali abbiamo partecipato abbiamo più volte ribadito come, accanto a misure economiche per una categoria che si è dimostrata un punto di riferimento per il Paese, fossero necessarie anche misure finanziarie”.

La Fenagi: "Ora sono indispensabili azioni incisive per aiutare tutta la rete delle edicole"

“Già nei giorni scorsi avevamo affermato", prosegue Fenagi, "come il momento drammatico che la nostra economia sta vivendo, unito ad un periodo di prolungata crisi economica del Paese che si sta profilando, rendesse necessari importanti interventi strutturali quali il pagamento dei prodotti editoriali coincidente con il richiamo della resa, azzeramento dell’Iva su quotidiani e periodici e un aumento significativo della percentuale di guadagno su giornali e riviste che vendiamo in edicola”. “Si rende indispensabile oggi", conclude la Federazione dei giornalai Confesercenti, "un tavolo di confronto tra editori, organizzazioni di categoria e governo per mettere a punto azioni più incisive per aiutare la rete delle edicole che restano un punto di riferimento essenziale per tutta la filiera, oltre che per le nostre città”.