Libri & Editori

Dozzina Premio Strega: le interviste agli autori e alla Presidente

di Chiara Giacobelli

Uno speciale interamente dedicato alla dozzina del Premio Strega 2023: ecco tutto quello che c’è da sapere

1)  La Sibilla. Vita di Joyce Lussu di Silvia Ballestra (Laterza)

Iniziamo proprio da una delle due biografie citate da Melania G. Mazzucco. Silvia Ballestra – autrice già nota per aver vinto svariati premi e pubblicato molti libri di vario genere, alcuni dei quali sono stati tradotti all’estero e trasformati in adattamenti televisivi – arriva allo Strega con uno stile pienamente maturo e una storia di notevole interesse. A renderla tale è in primo luogo la protagonista, Joyce Lussu, a cui la Ballestra aveva già dedicato in passato numerosi studi e un saggio; d’altra parte la storia, le figure femminili e i personaggi che hanno lasciato un segno nel nostro Paese sono sempre stati al centro dell’attenzione e dei lavori dell’autrice marchigiana.

Per chi non la conoscesse, Joyce Lussu – vissuta dal 1912 al 1988 – fu una straordinaria eroina del Novecento: scrittrice, traduttrice, intellettuale e poetessa, si impegnò sempre molto da un punto di vista politico e sociale, tanto da ricevere la Medaglia d’Argento al valor militare. Fu partigiana, capitano delle brigate Giustizia e Libertà, antifascista sempre in prima linea per garantire la libertà di espressione. Il ritratto che Silvia Ballestra ne traccia in questo libro di grande valore edito da Laterza è quello di una donna libera, forte, bella, intelligente, capace di coniugare per tutta la vita il pensiero con l’azione. Una figura che tutti noi dovremmo conoscere e a cui ispirarsi per molti aspetti.

Joyce Lussu
 

Dice l’autrice a proposito del suo La Sibilla. Vita di Joyce Lussu: “È importante ricordare oggi la vicenda di Joyce Lussu perché ci racconta un pezzo della storia di questo Paese (il ’900, secolo denso e complicato) da una prospettiva alternativa e propositiva. Joyce, oltre che una donna molto generosa e coraggiosa, è stata una mente lucida e aperta che ha saputo cogliere e indicare prima di altri molti temi di cui discutiamo oggi, come la pace, l’ecologia, i diritti delle donne, l’idea di un mondo più giusto per tutti, libero da sperequazioni e sopraffazione. La sua storia, la sua persona costituiscono un esempio anche politico di come si possa agire, di quello che si può fare persino nei momenti più terribili – come lo sono stati gli anni delle dittature nazi-fasciste – per opporsi alla violenza e all’ingiustizia, adoperandosi per convivere sulla base di principi civili”.

Per chi fosse interessato ad approfondirne la conoscenza, Silvia Ballestra dà qualche suggerimento: “Joyce ha scritto molto del futuro e delle cose importanti su cui è giusto riflettere, molti suoi libri sono in commercio o nelle biblioteche e chi vuole può trovare lì tanti spunti da analizzare. In particolare indicherei L’uomo che voleva nascere donna e Padre, padrone, padreterno. Parlano di pace e del ruolo delle donne nella storia, essendo quindi illuminanti sia sul passato che sul presente.