Libri & Editori

Editoria indipendente +34% nel 1° trimestre 2021, più della media del mercato

Gli editori indipendenti vogliono sottolineare la propria capacità di "battere" il mercato con un trend di crescita del 34% con 9,8 milioni di copie vendute

L'editoria libraria italiana continua a crescere, come rivelano i dati diffusi da Aie di cui abbiamo parlato qui nei giorni scorsi, ma a fare da traino sono gli editori indipendenti, che registrano una crescita superiore alla media del mercato (29,8%).

Nei primi tre mesi del 2021 spiccano infatti con una crescita in volume del 34%: è quanto emerge dalla ricerca realizzata da Adei - Associazione degli Editori Indipendenti, in collaborazione con GfK, sui dati del mercato editoriale relativi alle prime 12 settimane del 2021, tra il 4 gennaio e il 28 marzo.

La ricerca, che per la prima volta rileva in dettaglio i valori degli editori indipendenti, suddivisi per generi e classi di fatturato, e che si basa interamente su quanto è stato effettivamente venduto, conferma dunque il costante trend di crescita del segmento indipendente il cui valore complessivo si attesta al 47,3% del mercato. Dopo la presentazione nei giorni scorsi dei dati sul mercato editoriale elaborati dall'Associazione Italiana Editori-Aie, gli editori indipendenti (ossia tutte le società editoriali che non fanno parte, e non sono partecipate, da uno dei gruppi proprietari, in tutto o in parte, di uno o più marchi editoriali, di una società di distribuzione, di una catena di librerie) vogliono dunque sottolineare la propria capacità di "battere" il mercato, evidenziando il proprio trend di crescita, che si attesta sul 34% con 9,8 milioni di copie vendute contro i 7,3 milioni di copie vendute nel primo trimestre del 2020.

Tra gli aspetti da non sottovalutare che emergono dalla ricerca Adei, c'è anche l'impatto economico sul settore, in seguito all'entrata in vigore il 25 marzo 2020 della legge Nardelli, che ha fissato un tetto massimo del 5% sugli sconti (15% per i libri scolastici): gli sconti praticati da librerie, grande distribuzione e rivenditori online sono scesi infatti dalla media del 9,5% del 2020 a quella 4,7% del 2021, evitando la perdita di 16,6 milioni di euro, soldi che sono dunque rimasti sul mercato.