Libri & Editori
I 5 libri da leggere nell’autunno 2021
Ecco i titoli da non perdere in autunno, dal fantasy al thriller fino alla narrativa contemporanea
La metà scomparsa di Brit Bennett (Bompiani)
Scegliamo questo bel romanzo edito da Bompiani come secondo titolo consigliato per l’autunno perché, nonostante abbiamo varcato da parecchio la soglia del XXI secolo, il razzismo non è più soltanto un lontano ricordo. Al contrario: dietro a grandi parole e a dichiarazioni di apertura nei confronti del diverso, si cela in realtà una forte diffidenza verso coloro che, per un motivo o per l’altro, non sono come noi. Diventa allora importante, utile e forse anche urgente leggere La metà scomparsa di Brit Bennett, una storia di sorellanza intesa come intensa unione di due gemelle, ma anche come condivisione. E per condividere un trauma, un segreto, un dolore, una ferita aperta non occorre essere per forza legati dal sangue.
Dalla Louisiana a New Orleans, dalla California a Mallard, lo scenario della grande America fa da sfondo alla storia di Desiree Vignes e della sua gemella Stella, accomunate dall’incapacità di essere accettate e di accettarsi; perché apparire diversi ci espone ancora oggi ai pregiudizi non soltanto della comunità, ma anche delle singole persone con cui entriamo in contatto e a cui ci affezioniamo, a cominciare dai genitori.
Il razzismo, la differenza di genere, la libertà di essere chi vorremmo senza costrizioni reali o psicologiche sono i temi dominanti di questa saga familiare e intergenerazionale che Bompiani ha appena pubblicato in Italia e che in America ha conquistato più di un milione di lettori, ottenendo in particolare l’apprezzamento dell’ex presidente Barack Obama. È un segnale che in fondo c’è ancora speranza e quel cambiamento tanto atteso da molti non è poi così lontano; forse, un giorno, non ci saranno più ragazze dalla pelle nera che sentono l’esigenza di mentire sulle proprie origini, di trasformare sé stesse per sentirsi accolte o peggio ancora di sparire, scappando da un luogo o persino dal proprio essere.
Lo consiglio perché: il razzismo è un fenomeno che continua a caratterizzare la società occidentale ed è per questo che c’è bisogno di parlarne, raccontando in prima persona le storie di chi lo subisce e facendoci entrare, grazie al potere della narrativa, nella mente e nel cuore delle donne di colore, solo in apparenza integrate nella comunità dei bianchi.