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I quattro finalisti allo Strega 2022 da ascoltare su Audible
Dalla pagina Facebook del Premio Strega

Randagi di Marco Amerighi (Bollati Boringhieri)

La voce di Alberto Onofrietti, speaker e artista musicale italiano, accompagna per oltre nove ore l’ascoltatore che abbia voglia di seguire la storia di un ragazzo, Pietro Benati, e quella della sua sgangherata famiglia. Randagi è il romanzo di Marco Amerighi pubblicato da Bollati Boringhieri e ambientato per buona parte a Pisa, meravigliosa città che l’autore ci permette di scoprire a poco a poco grazie a una narrazione in cui molto spazio viene lasciato ai luoghi, ai costumi e al contesto in cui la trama principale si sviluppa.

La famiglia Benati è ben nota per la maledizione degli uomini di casa, che prima o poi spariscono tutti, ciascuno a suo modo: il nonno – dato per disperso durante la guerra – ha in realtà messo su una famiglia oltremare e fa ritorno in Toscana con il disonore che gli grava sulle spalle. Il padre è l’individuo forse più difficile da comprendere e perdonare, specie per i figli, poiché le sue sparizioni costanti non sono legate soltanto alle donne, ma anche ai traffici illegali a cui si dedica, fino ad arrivare a un epilogo drammatico per l’intera famiglia e agli arresti domiciliari. Il fratello Tommaso è invece il super eroe che sa sempre cosa fare e come agire al meglio, primeggia su ogni attività, è elemento d’invidia e al contempo di luce per Pietro, la cui vita si spezza quando Tommaso muore ancora giovane in un incidente stradale.

Ad eccezione della madre Tiziana, una donna morbosamente attaccata al marito, incapace di uscire dal proprio mondo surreale per affrontare la realtà, questo è un romanzo al maschile, in cui la maggior parte dei personaggi sono ragazzi o uomini. Fa eccezione la presenza di Dora, la quale però – per il modo in cui si comporta e per come reagisce ai drammi subìti – sembra assumere anch’ella i tratti di un uomo, chiuso all’interno della propria corazza protettiva per resistere agli urti di un percorso non facile. Di certo, nessuno dei tanti personaggi che l’autore mette in campo in questo romanzo è convenzionale: arrivano tutti da situazioni familiari complicate, hanno un difficile rapporto con l’altro sesso e fanno difficoltà a trovare uno scopo per sé stessi, non si conoscono mai a sufficienza e forse non vogliono neppure conoscersi.

Randagi
 

Randagi è un romanzo particolare che non va facilmente incontro ai lettori, sia per il ritmo abbastanza lento di fatti e avvenimenti, sia per la connotazione dei personaggi, a tratti poco realistici, ma di certo toccanti e in alcuni momenti persino commoventi. È stato scelto come finalista al Premio Strega 2022 dalla scrittrice Silvia Ballestra e ha detto di questo libro Sandro Veronesi, vincitore dell’edizione 2020 con Il colibrì: “Con Randagi Marco Amerighi s’impone come uno scrittore dal quale non si potrà più prescindere. Fin dalle prime pagine la scrittura avvolge e coinvolge, si concentra e si distende, unisce personaggi per poi separarli. Magistrale, non c’è altra parola. Voce, lingua, grana, timbro, luce, trazione: la scrittura di Amerighi splende in questo romanzo e si colloca nel perimetro entro il quale stanno i grandi affabulatori della nostra tradizione – molti dei quali toscani come lui, da Collodi a Fabio Genovesi, passando per Malaparte, Pratolini, Palazzeschi, Pardini ed Edoardo Nesi. Tra essi Marco Amerighi, con questa sua seconda opera, così bella, così potente, prende definitivamente posto”.

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