Libri & Editori
Neri Pozza, 6 libri da non perdere per celebrare i 75 anni della casa editrice
Speciale Neri Pozza, sei titoli da non perdere e il racconto in prima persona del direttore editoriale Giuseppe Russo
Lincoln Highway di Amor Towles
La Linconl Highway fu la prima strada ad attraversare l’America da est a ovest e viceversa. Da Morgen, in Nebraska, l’ex detenuto Emmett Watson può prendere verso San Francisco e arrivare giusto in tempo per la festa del 4 luglio, oppure andare in direzione di New York, come vorrebbero i suoi compagni di prigionia, per mettersi alla ricerca di fortuna. In un caso o nell’altro, la strada è la grande protagonista di questa storia tutta americana, che ci ricorda lo spirito di On the road di Kerouac e i “fuochi cupi del tramonto” di Willa Cather.
Al primo posto nella classifica del New York Times, Lincoln Highway è uno dei libri più importanti del 2021 per la casa editrice Neri Pozza, che di Amor Towles ha già pubblicato l’apprezzato Un gentiluomo a Mosca e prima ancora La buona società. Questa volta lo scrittore di Boston ci riporta alle atmosfere tipiche della grande letteratura americana: il tema del viaggio, della strada, dell’andare più per feroce necessità che per concrete motivazioni; il tutto, nel contesto di un’America che si mostra e si lascia scoprire, città dopo città, in un lungo cammino personale, oltre che reale.
Il romanzo di Towles scivola via con estrema facilità e scorrevolezza, nonostante le oltre 600 pagine intense e ricche di personaggi, avventure, trame e sottotrame. C’è una distanza linguistica e stilistica notevole con la Beat Generation, oltre a una differenza di tempi e di temi, eppure è a Kerouac che si continua a pensare quando si seguono i protagonisti nel loro andare e venire che lascia tutti un po’ insoddisfatti, alla perenne ricerca ciascuno di qualcosa.
“Se fosse stato per Woolly, non avrebbero trascorso la notte a Manhattan. Non ci sarebbero nemmeno passati. Sarebbero andati dritti a Hastings-on-Hudson, a casa di sua sorella, e da lì sugli Adirondack.
Il problema di Manhattan, secondo il punto di vista di Woolly, il problema di Manhattan era che era terribilmente permanente”.
Queste poche righe contengono in sé il germe dell’intero romanzo: quell’esigenza di impermanenza che caratterizza le figure principali del libro, ognuna delle quali è concentrata soltanto sulle proprie esigenze, eppure quasi non vede l’ora di farsi portare fuori strada da qualcun altro. Non meno importante, c’è la cornice di paesi e paesaggi, luoghi e nomi poco conosciuti: la grande periferia dell’America meno battuta, gli spazi immensi che si estendono tra una città e l’altra, uniti soltanto da una magica striscia di asfalto, da percorrere a bordo di una Studebaker azzurra del 1948.
“Meravigliosamente scritto… un classico che continueremo a leggere negli anni a venire”, secondo Jenna Bush Hager.
Lo consiglio perché: è uno dei titoli più importanti nel catalogo 2021 Neri Pozza, nonché un grande romanzo che non passerà di moda ed è già in vetta alle classifiche americane.