Libri & Editori

San Valentino 2022, libri da leggere e da regalare: 5 titoli consigliati

di Chiara Giacobelli

Cinque titoli che le donne apprezzeranno sicuramente per un San Valentino all’insegna della cultura

Verso il paradiso di Hanya Yanagihara (Feltrinelli)

Leggere un’opera di Hanya Yanagihara non è esattamente come prendere un caffè al bar. Non è neppure come avventurarsi tra le pagine di un romance, di un thriller o di tipico romanzo di narrativa contemporanea; piuttosto, si tratta di un’esperienza di vita vera e propria che, in un modo o nell’altro, è destinata a lasciare un segno.

I segnali a dire il vero non mancano: basta lanciare un’occhiata alla mole dei suoi libri per rendersi conto che non sono prodotti editoriali per tutti; Verso il paradiso, il suo nuovo romanzo presentato in anteprima mondiale a gennaio 2022 e distribuito in Italia da Feltrinelli, è un tomo di quasi ottocento pagine. Dentro, vi si trova non uno, bensì tre mondi, coincidenti con tre Americhe diverse che rappresentano differenti spazi temporali: New York nel 1893, appartenente ai cosiddetti Stati Liberi; Manhattan nel 1993 colpita da un’epidemia di AIDS e ancora gli Stati Uniti nel 2093, in una realtà distrutta da malattie e regimi totalitari.

Tre dimensioni, dunque, che non trovano necessariamente riscontro nella realtà – strizzando quindi l’occhio al genere distopico –, ma che appaiono collegate tra loro grazie a un filo conduttore che va ben oltre la trama. Sono infatti i temi trattati ad appartenerci come razza o, se vogliamo, come mondo: il divario sempre più profondo tra ricchi e poveri, il controllo sulle masse, la grande questione della libertà e della democrazia, il senso della rivoluzione e la maniera in cui essa potrebbe compiersi, la paura, la solitudine e ovviamente l’amore, inteso in tutte le sue molteplici forme.

4) Verso il paradisoSpeciale San Valentino: 4) "Verso il paradiso" di Hanya Yanagihara (Feltrinelli)
 

Già vincitrice nel 2005 del prestigioso The Man Booker Prize grazie al suo capolavoro Una vita come tante (in Italia pubblicato da Sellerio), la Yanagihara è un’autrice che riesce magnificamente a indagare dentro la natura umana, mostrandone con crudo realismo ogni aspetto, senza il timore di dover nascondere i lati oscuri per non turbare l’opinione pubblica. Allo stesso tempo, è però anche un’eccellente disegnatrice di storie e di mondi capaci di aprire una seria riflessione sulla nostra società, portando alla luce problemi di carattere internazionale.

Sono davvero poche le scrittrici che riescono a entrare così in profondità in una dimensione tanto personale quanto collettiva, ed è proprio per questo che le sue opere richiedono tempo, concentrazione, volontà di porsi domande e di mettersi in discussione. Nella fattispecie, Verso il paradiso costituisce da una parte una ricerca innata di felicità, di quell’universo equilibrato e sano che potrebbe farci evolvere come razza, ma dall’altra – aprendo quesiti etici di rilevante interesse e ponendoci di fronte a risposte scomode – ci consegna la dura consapevolezza dell’impossibilità di raggiungere quell’ambito paradiso, il quale resterà per sempre un’utopia.

Tra i protagonisti di questo immenso lavoro letterario, da apprezzare con calma e con la giusta dose di empatia, troviamo Edward, Mr Griffith e David, uomini le cui vicende ruotano attorno al tema dell’omosessualità. Quest’ultima viene ribaltata nella sua stessa forma e collocazione sociale, dal momento che è qui considerata la normalità; o meglio, normale è potersi sentire liberi di amare chiunque si voglia, senza vincoli di sesso, di età e di ceto.

Nelle storie successive, invece, il filo conduttore della pandemia ci riporta al diretto presente che stiamo vivendo, creando il disorientante effetto di osservare un mondo distopico quanto mai realistico. A tal proposito, l’autrice ha raccontato di aver iniziato a scrivere il romanzo nel 2016, quindi molto prima che arrivasse a cambiare le nostre abitudini il Covid-19: una visione premonitrice che ci porta a ragionare su quanto prevedibile poteva essere una situazione all’apparenza straordinaria come quella che stiamo vivendo. Di conseguenza, si aprono non pochi quesiti a proposito della società totalitaria e profondamente ingiusta descritta nell’ultimo scenario e per ora soltanto immaginaria.

Lo consigliamo perché: è un masterpiece della narrativa contemporanea destinato a entrare nella storia della letteratura, scritto da un’autrice che denota senza dubbio capacità fuori del comune. Ogni lettore che si rispetti dovrebbe trovare il tempo e la giusta predisposizione d’animo per affrontare questo incredibile viaggio tra le emozioni pure, le strutture e le sovrastrutture dell’essere umano.