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Luglio 2019 il mese più caldo di sempre mette a rischio l’intero Pianeta

Daniele Rosa

Obbligo di ridurre del 50% l’anidride carbonica.

‘Luglio è stato nel mondo il mese più caldo dal 1880 anno in cui si sono cominciate a registrare le temperature’ è il dato sorprendente, e al tempo stesso allarmante, confermato dal Servizio sui Cambiamenti Climatici dell’Agenzia Europea Copernico.                          

 

Nel mese appena passato è stata infatti registrata la temperatura media più alta mai fino ad ora ottenuta.

Sono stati superati di ben 0,04 gradi centigradi i picchi di un anno caldo come il 2016.

Luglio 2019 il mese più caldo di tutti i tempi

Durante gli ultimi due mesi si sono avute eccezionali ondate di calore che hanno accelerato in maniera abnorme il disgelo di molti ghiacciai e ‘infuocato’ l’Europa in una maniera tale che non pochi paesi hanno dovuto interrompere alcuni servizi di trasporti, come quelli ferroviari, per i rischi provocati dal calore sulle strade.

 

Il servizio di Copernico ha sottolineato come quest’anno le temperature non abbiano mai accennato a diminuire.

 

Anche nel 2016 ci furono ondate di calore ma in gran parte provocate dal fenomeno climatico del ‘Nino’, che riscaldò in modo inusuale il Pacifico e successivamente tutto il pianeta.

Quest’anno questo fenomeno non è presente.

 

Gli esperti di Copernico hanno confermato che’ la tendenza al riscaldamento globale non si limita soltanto a luglio ma guardando al passato più recente si nota che gli anni dal 2015 al 2018 sono stati gli anni più caldi in assoluto. Ci stiamo rendendo conto che  i livelli di riscaldamento sono più forti di quelli che avremmo potuto immaginare’.

Luglio 2019 il mese più caldo di tutti i tempi

Che fare?

 

Innanzitutto tutti i Paesi dovrebbero impegnarsi a ridurre i gas serra che, secondo la maggior parte del mondo scientifico, sono i maggiori responsabili di questo cambio climatico.

 

Insieme all’aumento della temperatura i gas serra hanno raggiunto incrementi storici.

 

La concentrazione nell’atmosfera di anidride carbonica, il principale di questi gas, ha raggiunto a maggio la cifra record di 410 particelle per milione, livelli mai raggiunti fin dall’esistenza umana.

Secondo l’OMM ( l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia) in 30 anni questa concentrazione è aumentata del 15%.

 

I gas serra che produciamo vengono dai combustibili fossili che bruciamo come petrolio, gas e carbone.

L’accordo di Parigi sul clima stabilisce che l’aumento delle temperature deve essere contenuto entro i due gradi centigradi rispetto a quelli che si avevano nella Rivoluzione Industriale, considerato punto di non ritorno.

Purtroppo nel mese di luglio la temperatura media del pianeta è stata di 1,2 gradi sopra i livelli preindustriali.

E ci stiamo avvicinando a qualcosa di insostenibile.

Infatti nel passato 25 luglio sono stati superati i 40 gradi in Paesi come Germania, Regno Unito, Olanda e Belgio. Qualcosa di assolutamente imprevisto e insolito.

 

E l’enorme calore è stato fortemente avvertito anche in Alaska,Groenlandia e in Siberia.

Calore che ha provocato incendi che ancora adesso sono fuori controllo. In quella zona al momento sono andati in fumo ben 4,3 milioni di ettari di boschi, che hanno prodotto più o meno 170 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

Un circolo vizioso che potrebbe portare a danni irreversibili per la Terra.

E in Groenlandia il disgelo ha provocato lo scioglimento di 11 milioni di tonnellate di ghiaccio in acqua.

 

Gli esperti esortano le Nazioni a fare un grande cambio di passo diminuendo entro il 2030 di quasi il 50% la diffusione di anidride carbonica rispetto ai livelli del 2010.

Nel 2050 queste emissioni devono sparire.

 

A rischio, l’intero Pianeta.