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Marketing? Adesso si fa con le emoji

Il linguaggio che cresce più velocemente al mondo? Sono le emoji, le faccine usate nella comunicazione digitale sono ovunque. E i marchi fanno a gara per inserirle nelle loro operazioni, sia di promozione pura sia per lo sviluppo di servizi ad hoc.

Secondo le statistiche più recenti, quattro utenti su cinque tra i 18 e i 65 anni usa regolarmente le emoji. E il 72% di quelli tra i 18 e i 25 pensa sia più semplice esprimere le emozioni attraverso le faccine piuttosto che tramite le parole.

Lo scorso febbraio Julie Bishop, ministro degli esteri australiano, ha rilasciato a BuzzFeed la prima intervista senza parole. Il giornale online l'ha definità “la diplomazia delle emoji”.

I brand possono sfruttare questo successo. Diverse agenzie stanno sviluppando modelli capaci di tracciare il sentiment della rete proprio attraverso le faccine. Ma non solo. Le faccine sono un nuovo strumento del marketing. Marketingmagazine  ha raccolto gli esempi più interessanti, da McDonald's al Wwf.

 

McDonald's – Il gruppo ha creato una sorta di “affissione digitale” usando tratti minimali ed emoji. L'iniziativa ha anche evidenziato una crepa: un hacker è entrato nella grafica aggiungendo un'altra faccina, quella che vomita.

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Chevrolet - “Le emoji sono un linguaggio universale”. E così Chevrolet ha provato la strada di un intero comunicato stampa scritto con le faccine. Niente parole e niente traduzioni in diverse lingue. Come ammesso dallo stesso gruppo, si è trattato più di un burla che di altro. Però intanto è una prima volta

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Norwegian air shuttle – Le emoji possono anche diventare una url. È quello che ha fatto la Norwegian air shuttle, ricevento 500 mila click

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Wwf – Il Wwf ha ideato una campagna per sfruttare le emoji come strumento per la raccolta fondi. L'associazione ha associato un hashtag (#EndanjeredEmoji, cioè “emoji in via di estinzione”) a 17 animali, chiedendo di retweettare e donare 10 centesimi ogni volta che si usa una delle faccine animali in pericolo

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Domino's – La catena di pizzerie ha fatto delle emoji un servizio per gli utenti. Basta twittare l'immagine di un fetta di pizza per ordinarla e riceverla a casa propria.

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