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Candy Crush i segreti del successo

Il fondatore di King Digital Riccardo Zacconi a tu per tu con l’AD di Banca Generali per scoprire le “ricette di innovazione”

“Successi come Candy Crush potevano nascere in Italia e il nostro Paese ha tutte le carte in regola per sviluppare start up di successo”. Lo dice il numero uno di King Digital, società da oltre 6 miliardi di dollari a Wall Street creata ad inizio anni 2000 da un piccolo team internazionale guidato dall’italiano Riccardo Zacconi, punto di riferimento tra i manager del gaming e del digital su smartphone a livello globale. “Innovare sul prodotto e premere sulle opportunità del marketing digitale” questi gli ingredienti secondo il Ceo di King per farsi riconoscere nell’affollato mercato delle Apps per i telefonini.

Gli fa eco l’Amministratore delegato di Banca Generali –Gian Maria Mossa- nel secondo ciclo di incontro “Ricette di innovazione” organizzati dalla banca private triestina e condotti da Nicola Porro. “Vedo grande fermento tra le università e nelle persone di talento come Riccardo per provare a stimolare lo sviluppo di start up in ambito tecnologico anche nel nostro Paese” spiega Mossa che aggiunge –“ da parte nostra l’impegno è massimo per cercare di avvicinare il risparmio privato alle imprese come volano per l’economia e la crescita”.

Il dialogo guidato da Porro tra personalità e settori diversi sull’innovazione punta a far emergere la convergenza della tecnologia in modo sempre più pervasivo a tutti i livelli. Se nel gaming concetti come user experience, semplicità e immediatezza la fanno da padroni, nei servizi finanziari l’apertura d’orizzonti è fondamentale per riuscire a cogliere le migliori novità dalle esperienze globali, ed offrire il meglio in termini di qualità nel servizio al cliente. Il tutto con il trait-d’union dell’accessibilità in mobilità che è la chiave di volta per stare sempre più vicino ai bisogni della gente. “La tecnologia apre a nuovi player nei servizi bancari considerati di routine, ma dove ci sono bisogni di protezione e pianificazione dei progetti di vita la relazione resta fondamentale così come la qualità e le competenze che non sono delegabili a un algoritmo” aggiunge Mossa.

La sfida per competere sui mercati globali deve partite dunque dalla capacità di stare al passo con l’innovazione, specie nelle start up che, sull’esempio delle corrispettive svedesi o finlandesi, devono sapere dialogare da subito su scala internazionale. “In Italia non mancano i soldi, ma le idee internazionali; quando un’idea è nuova e valida trova su scala globale immediatamente finanziamenti” afferma Zacconi –“Ma per essere valida deve essere originale e saper andare oltre i confini nazionali, su scala almeno europea o mondiale; così da trovare più possibilità di investitori e opportunità di spingere sul marketing digitale”.