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Cruciani: "Ho avuto un'attrazione gay. Quelle feste piccanti con Luxuria..."
Il conduttore de "La Zanzara" si racconta: "Gli insulti peggiori che mi fanno? Servo della Meloni, lecchino, megafono delle destre, schifoso filoisraeliano"
Radio24, Cruciani: "Mi considerano omofobo ma in realtà andavo alle feste trasgressive di Luxuria". Ecco chi ha votato alle Europee
Giuseppe Cruciani, il conduttore de "La Zanzara" su Radio 24 si racconta e svela alcuni retroscena inediti della sua vita, non solo professionale ma anche privata. "Odio il politically correct. Detesto considerare le persone sulla base delle preferenze sessuali. A me - spiega Cruciani a Il Corriere della Sera - non frega se uno è bisessuale, trisessuale, se fa le orge, lo valuto per quello che è e pensa. La catalogazione Lgbtq+ è un’aberrazione, lo dico da libertario, non da moralista di destra, eppure passo per omofobo anche se sono a favore di adozioni gay, utero in affitto e matrimonio gay uguale a quello etero. Da ragazzo, a Roma, mi piacevano le serate del Muccassassina organizzate da Vladimir Luxuria, in cui immaginavi cose che succedevano nelle dark room. Ma vengo da una famiglia in parte papalina. Mio nonno Alfredo Rosati, cavaliere di cappa e spada, era nel cerimoniale del Papa. Una sera, al Muccassassina, ho avuto un'attrazione per un tipo alla Freddie Mercury, vestito di pelle, ci siamo scambiati sguardi, avvicinati, ma al dunque non ho concluso. Forse il nonno Rosati nella mia testa mi ha bloccato".
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Cruciani parla anche di politica e svela chi ha votato: "Ero indeciso tra il sindaco di Terni Stefano Bandecchi e Roberto Vannacci, ma alla fine ho scelto il generale. Non lo sento spesso Vannacci, ma gli ho presentato il libro due volte, coi manifestanti che volevano impedirlo. A Vicenza, c’erano duecento agenti della Digos a proteggerci. Una follia. Dopo, siamo rimasti svaccati sul divano a parlare fino alle due di notte. Non ne condivido tutte le opinioni, ma ne apprezzo la libertà di pensiero. Il suo successo? Dovuto al fatto che i suoi avversari politici lo hanno dipinto come un mostro. Ma non lo è. Anche Bandecchi mi piace perché è pazzo come me, anche se ha eccessi che io non ho. Io sono mite, se qualcuno mi vuole menare, mi faccio menare. Quando aRadio24 ho esibito un salame e sono arrivati gli animalisti, sono scappato. Mi interessano le risse verbali, non quelle fisiche. E se sei famoso, nella rissa, ci rimetti sempre tu, meglio passare per vittima. L’ho detto anche al mio amico Fedez. In generale, senza riferimenti alla presunta rissa".