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Cybercrime, la terza economia del mondo dopo Stati Uniti e Cina

di Daniele Rosa

Novanta milioni di attacchi informatici al giorno nel mondo. Costi per 10,5 trilioni di euro

Cybercrime, la terza economia del mondo

“Il crimine informatico è la terza economia più grande del pianeta dopo Stati Uniti e Cina”, è una delle inquietanti informazioni emerse durante il CSI Radar organizzato a Siviglia e al quale hanno preso parte esperti di multinazionali, responsabili della sicurezza in ambito privato e governativo. Computer, cellulari, case, imprese, veicoli collegati rappresentano formidabili porte d’ingresso per la cyber criminalità. “Ogni giorno avvengono 90 milioni di attacchi informatici nel mondo, oltre mille al secondo con un costo enorme: 10,5 trilioni di euro” conferma María Jesús Almanzor, numero uno di Cybersecurity and Cloud di Telefónica Tech. Purtroppo la maggioranza degli partecipanti si è trovata d’accordo nel ritenere che le organizzazioni criminali sono diventate sempre più specializzate ed efficaci. Un crimine su cinque avviene attraverso la rete, praticamente l’84% delle truffe è online.

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Cybercrime, le aziende mancano di protezione informatica

Le aziende mancano di protezione informatica. Secondo Isabel Tristán, IBM Security Director “I criminali informatici si sono evoluti e sono in grado di distribuire attacchi ransomware  in meno di tre giorni, mentre la reazione delle aziende è mediamente di due mesi”. La speranza di tanti sta nell’AI che potrebbe abbassare enormemente i tempi di reazione nella difesa.