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Digitale: effetto lockdown, su la spesa per app di salute e fitness (+64,2%)

Immuni la più scaricata dell'anno. Seguita dall'app contacalorie (e diario alimentare) Yazio e Nike Training Club

Digitale: ​effetto lockdown, cresce la  spesa per app di salute e fitness. +50,5% di download

L'anno della pandemia è stato l'anno delle "attività casalinghe". Il 2020 infatti, "anno di lockdown", come risulta dai dati SensorTower, è anche l'anno in cui le applicazioni di salute e fitness hanno incassato in Italia 22 milioni di dollari, il 64,2% in più rispetto al 2019. Uno dei tanti effetti collaterali della pandemia di Coronavirus è stato definito.

I download sono stati 57,8 milioni, il 50,5% in più rispetto al 2019. Scaricare un'app non dà la certezza che gli italiani abbiano poi realmente corso, saltato e tonificato. Ma il fatto che la spesa sia aumentata più dei download è (quantomeno) un indice di impegno. Anche perché il divario reale tra incremento dei fatturati e delle installazioni è più ampio di quanto non dicano le sole percentuali.

Il conto dei download è infatti lievitato anche grazie a Immuni, inclusa nella categoria “salute e fitness": è stata l'app più scaricata dell'anno, con 7,4 milioni download, è gratuita e non ha nulla a che fare con lo sport o con le diete. Al secondo posto c'è il contacalorie e diario alimentare Yazio, al terzo Nike Training Club (che quindi risulta la più scaricata tra le app di fitness).

Le applicazioni più remunerative del 2020. Classifica

Se si guarda alle applicazioni più remunerative, la classifica subisce una mutazione: in cima alla classifica italiana (1,5 milioni di dollari) c'è Sweat, seguita da Strava e Yazio. Nella categoria salute e fitness, il mercato italiano è il sesto in Europa sia per numero di download che per incassi. A livello continentale, il salto è stato ancora più ampio: il fatturato è cresciuto del 70,2%, pari a 544,2 milioni di dollari e le installazioni del 46% (829,5 milioni).

Il mercato stava già crescendo, ma l'effetto lockdown appare evidente: se il progresso nel 2019 si era fermato a un pur notevole 37,2%, il picco dei download (257 milioni) si è avuto nel secondo trimestre e l'apice degli incassi (148 milioni) nel terzo, cioè in concomitanza delle misure più restrittive. Non si è trattata però di una fiammata: la spesa in app si è confermata a 140 milioni tra ottobre e dicembre e anche nella seconda metà dell'anno le installazioni sono rimaste oltre i 180 milioni, cioè il 39% in più rispetto allo stesso periodo del 2019.

“I consumatori si sono rivolti più che mai agli smartphone”, spiegano da SensorTower. “L'ondata di nuovi download mostra quanto i consumatori desiderassero rimanere in buona salute, sia fisicamente che mentalmente. L'aumento più rapido della spesa dimostra quanto abbiano preso sul serio l'impegno”.