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Fabio Rovazzi lascia la Siae e passa a Soundreef

Fabio Rovazzi abbandona la Siae per affidarsi a Soundreef. L'associazione degli editori: "Non faremo campagna acquisti"

Fabio Rovazzi abbandona la Siae per affidare alla Soundreef la gestione dei propri diritti d'autore.

Tra i nomi in bilico, quello di Rovazzi era tra i più gettonati, perché l'autore del tormentone "Andiamo a comandare" è prodotto da Fedez, tra i primi a preferire Soundreef. 

"In Italia è una realtà appena nata - ha dichiarato Rovazzi in una nota - Ho un repertorio tutto da costruire e questo mi ha spinto a scegliere Soundreef per la raccolta dei diritti d'autore in ambito musicale. Non ho la necessità di appartenere a sistemi che garantiscono principalmente i più forti".

Negli ultimi mesi sono molti gli autori (circa 9 mila) che hanno scelto la piattafomra di D'Atri. autori che negli ultimi mesi ha lasciato Siae per la nuova società di collecting. Tra gli altri, oltre a Fedez, c'è Gigi D'Alessio. "Siamo orgogliosi che arrivi nella nostra squadra un autore capace di hit come 'Andiamo a comandare' - ha commentato il fondatore e a.d. di Soundreef, D'Atri -. Fabio Rovazzi è stato il primo italiano a vincere il disco d'oro solo grazie agli streaming. Ha riscosso un enorme successo presso un pubblico trasversale, che va dai bambini agli adulti. Ancora una volta Soundreef si conferma partner affidabile e sono tanti gli artisti che ci stanno affidando la raccolta dei loro diritti d'autore per la semplicità e la rapidità dei nostri sistemi di rendicontazione e pagamento". 

La Siae non si scompone: “Non è assolutamente nostra intenzione ingaggiare una campagna acquisti di singoli autori", ha affermato il presidente Filippo Sugar. "Siamo la casa di tutti gli autori ed editori con oltre  83 mila iscritti. Vorrei sottolineare inoltre che il nostro è un universo complesso che non è paragonabile a quello di realtà come Soundreef. SIAE incassa da tutti i canali di utilizzazione del repertorio: radio e tv, multimediale online, live, cd e dvd, estero. Stipuliamo circa 1,2 milioni di contratti di licenza all’anno con oltre 500.000 utilizzatori sul territorio. Controlliamo oltre 35 mila eventi musicali a settimana rendicontando il repertorio suonato in ciascuno”.   

La diaspora, quindi, secondo Siae, non c'è: "Nel 2015, abbiamo registrato 7.336 nuovi iscritti e per fine 2016 prevediamo di superare le 7.500 nuove adesioni. Siamo anche soddisfatti dalla significativa diminuzione del numero di dimissioni registrato negli ultimi due anni, segno di una rinnovata fiducia in SIAE. Nel 2015 i dimissionari sono scesi a 734 (-24% rispetto all’anno precedente) e per il 2016, ad oggi ne abbiamo solo 332".