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(un)fair 2024, l'arte contemporanea torna un’edizione dedicata al desiderio

di Redazione

A Milano la terza edizione di (un)fair: date, programma degli incontri e tutte le info

(un)fair 2024, l'arte contemporanea torna un’edizione dedicata al desiderio

Il desiderio: è questo il tema della III°edizione di (un)fair, la fiera-non fiera di arte contemporanea in programma dall’1 al 3 marzo 2024 al Superstudio Maxi di Milano.

Come il desiderio - inteso come aspirazione e sentimento di ricerca appassionata - porta in sé un senso di mancanza da colmare, così (un)fair rappresenta la risposta a quel bisogno del mondo dell’arte di trovare oggi delle alternative ai classici format espositivi.

In un momento in cui si assiste al proliferare di eventi innovativi a livello internazionale, (un)fair presenta in Italia un modello originale, facendo scoprire le ultime tendenze dell’arte contemporanea in maniera più esperienziale e invitando i visitatori a lasciarsi risvegliare, stupire ed emozionare non solo da opere di qualità, ma anche attraverso attività coinvolgenti.

Omar Hassan @Olga Miljko (foto 1)Leggi anche
Breaking Through di Omar Hassan, lo spettacolo di sport e arte ad (un)fairOmar Hassan (foto di Olga Miljko)


 

Il filo rosso che si snoda tra le diverse anime della fiera parla di una spinta che anima il collezionista e che accende la necessità di possesso di un’opera, di relazionarsi con le persone, ma anche di autodeterminazione e perché no di evasione.

Sono tanti e tutti diversi i desideri che (un)fair si propone di esaudire che prendono vita già nella campagna firmata dall’artista Rooy Charlie Lana, un’opera d’arte che parla di identità, di corpo come atto performativo, di desideri nascosti, scattata proprio nei bagni del Superstudio Maxi. “La mia ricerca artistica esplora i nascondigli del desiderio. Per la campagna di comunicazione di (un)fair 2024 ho lavorato su un formato da manifesto pubblicitario che però riuscisse a ritrarre scene di cruising, di bagni pubblici dove abitano desideri nascosti. Sono incontri casuali ed eccitanti che mimano la produzione di piacere con oggetti gonfiabili. In questi scatti appare Transghost, un corpo-identità altro rispetto alle definizioni uomo/donna, etero/omo etc.., che è riconoscibile attraverso lo zentai verde, una tuta integrale e aderente, uno strato superficiale, epidermico capace di nascondere i tratti fisionomici distintivi quali il volto e il colore della pelle di un essere umano.” commenta Rooy Charlie Lana.

Ideata da Manuela Porcu e Laura Gabellotto, co-prodotto da Superstudio Events e realizzata con il supporto di un Comitato scientifico composto da esperti del mondo dell’arte e della comunicazione, (un)fair porta a Milano 60 gallerie, nazionali ed estere. Tra i paesi rappresentati figurano Giappone, Messico, Iran, Turchia, Ungheria, Spagna.

Tra le proposte artistiche da scoprire in fiera ci sono quelle della galleria Candy Snake con le opere di Naomi Gilon e i suoi anti-desideri, i lavori di Ilaria Fasoli, in cui qualcosa rimane misterioso per essere consegnato all’immaginazione dello spettatore, richiamando i meccanismi del desiderio e infine le pop immagini fluide di Mattia Sarti. New entry 2024, la bolognese Big Eyes Art Gallery consentirà ai visitatori di entrare in contatto con la post digital art declinata in diverse correnti artistiche come pop surrealism, pop art e figurativo contemporaneo. Elena Simoni, Marie Sugimoto, Margareta Senkova sono le artiste esposte ad (un)fair insieme ad Alberto Gagliardi.

Torna Maroncelli 12 con le opere del quotato artista portoghese Daniel Goncalve, il cui lavoro si colloca tra l'arte ottica e le espressioni medianiche dell'Art Brut.

Nel DNA della fiera-non fiera di arte contemporanea c’è il desiderio di trasmettere al proprio pubblico emozioni forti, stimolando la curiosità, l’intelletto e la riflessione di ognuno attraverso sezioni e progetti sperimentali e innovativi, oltre a una serie di talk, laboratori per grandi e piccini ed eventi collaterali.

Sezioni e progetti speciali
 (un)fair 2024 presenta un poker di sezioni speciali e percorsi, tra new media, design, illustrazione e arti performative, quali:

-  i new media e i new generation artists a cura di Luisa Ausenda, ovvero una selezione di gallerie e iniziative sulle nuove tecnologie e nuovi linguaggi del contemporaneo. Molto originale Humanverse la performance in realtà virtuale (VR) dell’artista visivo italo-argentino Martin Romeo;

contemporary craft e collectible design a cura di Riccardo Sorani di Esh Gallery. Dall’immaterialità comunemente associata al mondo digitale, si passa alla materialità delle opere degli oggetti sempre più apprezzati dalle nuove generazioni;

l’illustrazione a cura di Chiara Pozzi e Illustrazioni Seriali, con 4 gallerie che presentano opere di artisti che, partendo proprio dal mondo dell’illustrazione, sono riusciti a ritagliarsi una rilevanza nel panorama dell’arte contemporanea;

- dialoghi empatici, il programma di arti performative  per(un)fair a cura di Alessio Vigni, una sezione all’insegna del non-tradizionale che vedrà in fiera tre performance di altrettanti artististi che analizzeranno, decostruiranno e narreranno diverse sfaccettature delle relazioni tra gli esseri umani nel segno dell’empatia;

- cortocircuito è il nome del nuovo progetto speciale che catapulta una galleria di arte moderna e antica  tra quelle del contemporaneo della fiera. (un)fair ospita BKV Fine Art con una mostra sulla Milano e la politica degli anni '70, con opere di artisti di quegli anni.

Il desiderio ad (un)fair trova una declinazione adults only con Erotika III di ClitSplash, collettivo femminista nato a Cuba che parla di liberazione e che vuole fornire diversità di prospettive nell’ambito sessualità attraverso azioni nel metaverso.

Le tematiche cardine della fiera verranno approfondite nel programma dei talk, che comprenderà anche degli appuntamenti sul collezionare oggi, a cura di Giorgia Ligasacchi, Art Consultat dello studio Pavesio e Associati with Negri-Clementi, partner della fiera.

365 (un)fair

L’offerta artistica e culturale di (un)fair si espande oltre la fiera grazie a un ricco programma di progetti speciali in collaborazione con le istituzioni cittadine, i partner e le gallerie.

365 (un)fair è un progetto a cura di Mariacristina Ferraioli finalizzato alla realizzazione di mostre, residenze, attività educative e progetti diffusi che nasce con l’obiettivo di coinvolgere diverse fasce di pubblico ed esplorare nuove connessioni al di fuori dei circuiti tradizionali dell’arte. 365 (un)fair include un ventaglio di attività collaterali che ampliano l'esperienza della fiera, offrendo un panorama più ampio sull'arte contemporanea. Prima di invadere Milano durante tutto l’anno 365 (un)fair troverà spazio in fiera con gli studio visit dedicati agli addetti ai lavori (incontri su prenotazione con curatori, critici, manager dell’arte, esperti in diritto dell’arte, exhibition designer) e una mostra speciale che vedrà esposti i lavori di artisti selezionati dal comitato scientifico.

(un)fair 2024 programma incontri

Venerdì 1° marzo 2024

ore 11,30 – Law and Tax Art

Arte, Diritto e Fiscalità. Da un punto di vista giuridico e fiscale sono molti i rapporti di diritto che ruotano intorno al mondo del collezionismo. Si pensi al delicato tema della SIAE e dei diritti d’autore, alla libertà o meno di riprodurre immagini di beni d’arte su siti o cataloghi di mostre ma anche alle difficoltà che gli stessi artisti incontrano nell’epoca della riproducibilità digitale e delle IA. Nel talk si affrontano le questioni più calde del momento, dal prestito alla circolazione, dalla autenticità alla compravendita, fino alla nuova riforma fiscale. Intervengono:  

Emiliano Rossi, Avvocato – Partner di Pavesio e Associati with Negri-Clementi

Valeria Tommasi, Avvocato – Associate di Pavesio e Associati with Negri-Clementi

Alice Brancati, Avvocato – Associate di Pavesio e Associati with Negri-Clementi

Luigi Rossi, Dottore Commercialista – Studio Legale e Tributario Rossi

ore 15,30 – Collezionismo d’Impresa: la funzione sociale dell’arte

Oggi le imprese sono chiamate ad assumere un ruolo centrale nella comprensione e valorizzazione della funzione sociale dell’arte e della cultura, tema trasversale ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile alla base dell’Agenda 2030 dell’ONU. Come può l’arte contribuire allo sviluppo sociale, economico e occupazionale dei territori e alla competitività delle imprese? Cosa spinge gli imprenditori a creare collezioni, sostenere mostre ed eventi culturali e promuovere collaborazioni con gli artisti? Come si misura l’impatto di questi progetti sul sistema economico e sociale in cui le aziende operano? In questo talk le risposte a queste e altre domande sul delicato rapporto tra arte e impresa, con il  punto di vista di accademici e studiosi, di professionisti e imprenditori, nonché degli stessi artisti. Intervengono:  

Annapaola Negri-Clementi, Avvocato – Partner di Pavesio e Associati with Negri-Clementi

Chiara Paolino, Ph.D. Associate Professor of Organization Theory and HR Management Academic Coordinator BA and MA in Arts Management – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Francesco Flamini e Valerio Galli, Founder di InnextArt

Fabrizio Dusi, artista

ore 17,00 – Consulenza a regola d’arte: valutazione e mercato

Come si valuta un’opera d’arte moderna e come una contemporanea? Quali sono i fattori che influenzano le quotazioni di mercato e cosa determina il prezzo finale di un bene d’arte? Questi quesiti sono affrontati insieme a due professionisti esperti del settore, in un viaggio alla scoperta del mondo del mercato dell’arte e dell’art advisory. Obiettivo? Acquisire i giusti strumenti per muoversi nel complesso sistema dell’arte con maggiore sicurezza e confidenza così che un acquisto nato da una passione possa diventare anche un buon investimento. Intervengono:  

Massimo Vecchia, Art Expert di Pavesio e Associati with Negri-Clementi

Mattia Pozzoni, Advisor di Contemporary Art  

Venerdì 1° marzo, alle ore 18, sarà la volta di Transghost: una mappa del desiderio tra gesto performativo e materia,un dialogo tra Rooy Charlie Lana, l’artista che ha realizzato la campagna di (un)fair e la curatrice  Caterina Benvegnù. A partire da Transghost, strumento d’indagine e identità ideata da Rooy Charlie Lana, il dialogo si snoderà tra gli elementi di una ricerca che mappa i concetti di desiderio, mancanza, vulnerabilità, ma anche di esposizione, legittimazione, interferenza.

I giorni seguenti il programma di talk di (un)fair vedrà altri appuntamenti dedicati all’approfondimento della proposta fiera, quali: new media, craft & collectible design e illustrazione.

In particolare gli appuntamenti di sabato riguardano i new media con gli incontri intitolati Performance in the age of posthuman bodies e Lo stato dell’arte sull’AI Generativa, mentre domenica si parte alle 11.30 con il primo Talk nomade, ovvero una sorta di visita guidata tematica della fiera che andrà alla scoperta di Dialoghi empatici, lo spazio a cura di Alessio Vigni dedicato alla performance e che prenderà il via proprio dalla performance partecipata Luoghi Comuni, di plurale. Nel pomeriggio, alle 15.30 l’incontro dedicato a contemporary craft & collectible design precede il talk nomade con visita alla sezione illustrazione con la curatrice Chiara Pozzi, alle ore 16.30.