MediaTech

Frodi online: oscurati 174 siti di vendita di prodotti contraffatti

Maxi operazione della Gdf. Ad Affari i consigli dell'esperto

La lotta alle frodi online si fa sempre più agguerrita: oscurati 174 siti finalizzati alla vendita di prodotti contraffatti appartenenti al settore del lusso.

Nei giorni scorsi è stato attuato dal nucleo Antitrust della Guardia di Finanza il provvedimento emesso da AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) di oscuramento di oltre 170 siti sui quali veniva commercializzata in Italia merce falsa di varie marche famose. Trattasi della più grande operazione condotta da AGCM contro la dilagante contraffazione online

L’operazione è partita da un’attività concordata con INDICAM (Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione) che si è fatta carico, insieme all'associato IMETRIXBI società specializzata nella brand Protection online, di tutta l’attività di intelligence.

Insieme sono stati individuati una serie di registrant, ossia di soggetti che avevano registrato decine di siti sospetti, internamente analizzati e raggruppati in cluster, per comunicare all’Autorità Garante una lista di circa 210 siti. Il provvedimento ha però riguardato solo 174 siti, dal momento che i domini individuati prevedevano anche alcuni re-indirizzamenti ad altri domini.

Dopo aver intimato ai 6 operatori commerciali ai quali facevano capo i siti incriminati, tutti di nazionalità cinese e residenti in paesi fuori dall’Unione Europea,  di sospendere ogni attività di vendita online entro due giorni, in assenza di risposta, l’Antitrust ha obbligato i service provider di rendere inaccessibili questi siti.

I cyber criminali spacciavano per autentici prodotti contraffatti di varia natura nel settore lusso

•    Occhiali da sole di note marche, spesso pericolosi per via dei filtri UV non a norma
•    Scarpe da passeggio e da ginnastica di noti marchi contraffatti tra i quali Nike e Timberland
•    Scarpe per bambini presentanti alte percentuali di cromo esavalente, sostanza altamente cancerogena
•    Capi di abbigliamento di famose griffe, contaminati in quanto tinti con sostanze chimiche nocive 
•    Prodotti di bigiotteria e orologi di gran moda firmati Tiffany, Gucci, Fendi e Michael Kors, dichiarati in argento ma in realtà realizzati in una lega rame/zinco e con rivestimento galvanico in nichel, composizione metallica che spesso provoca allergie e bruciature

Insomma, non solo un ingente danno all’economia in generale, ai brand ed al portafogli degli utenti che ignari si sono imbattuti in questi siti di frode, ormai realizzati con tale cura da sembrare in tutto e per tutto, grafica, immagine e prezzi, veritieri, ma anche un grosso rischio per la salute.

 

Giuseppe Fragola, founder e CLO di IMETRIXBI, intervistato da Affaritaliani.it ci spiega alcuni punti sul fenomeno della contraffazione online e come tutelarsi

 

Cos’è e come si sta evolvendo il fenomeno della contraffazione online?

Per contraffazione online può sinteticamente intendersi l’utilizzo di marchi contraffatti per la diffusione o la messa in commercio online di beni, servizi, contenuti digitali, software, ecc…
Il fenomeno della contraffazione online purtroppo oltre a danneggiare le aziende, la libera concorrenza e il mercato, è strettamente connesso ad altre tipologie di illeciti che mirano a sottrare dati personali e finanziari ai navigatori, come ad esempio il phishing (messaggi fraudolenti che richiedono agli utenti di fornire informazioni riservate come numeri di conti correnti o dati personali, ndr)

Come cresce la contraffazione online e quali settori interessa?

La contraffazione online è un fenomeno in crescita esponenziale, specie negli ultimi anni. Le ragioni possono ricondursi alle nuove tigri asiatiche, al diffuso utilizzo delle piattaforme di e-commerce, ad una grande attenzione della criminalità internazionale per questa attività illegale molto redditizia. L’aspetto più inquietante è come nessun settore merceologico ne sia rimasto indenne: farmaci, alimentazione, lusso, elettronica, concimi agricoli, ricambistica, pallet, ecc… Alto è dunque il rischio per la salute e la sicurezza di tutti noi.

Come si fa a contrastare la contraffazione online?

Se da un lato cresce la contraffazione online, crescono anche gli sforzi e l’attenzione di aziende e istituzioni per contrastarla. Attività preventive di monitoraggio della rete, dei domini e dei marchi online consentono di individuare, grazie a sofisticati algoritmi, costellezioni di siti fasulli e le organizzazioni criminali che le gestiscono. L’attività di contrasto è purtroppo molto lunga e piena di difficoltà, ma cresce anche la collaborazione tra i soggetti internazionali coinvolti.

Quali devono essere i  campanelli d’allarme che dovrebbero far insospettire un utente?

Per un navigatore può non essere facile capire che si stanno acquistando prodotti contraffatti. Trattasi sempre di siti e di prodotti identici agli originali, almeno graficamente. Alcuni elementi possono generare sospetti, come i prezzi troppo convenienti, una spedizione effettuata da paesi asiatici, testi con errori grammaticali o piccole incongruenze nel processo di acquisto.

 

Concludendo, attenzione dunque, se l’evoluzione tecnologica non si può e non va arrestata, bisogna però mantenersi sempre informati e stare ben in guardia prima di digitare i propri dati personali o codici bancari su app o siti web che non forniscono le necessarie garanzie sulla loro autenticità.