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Giro d'Italia, al commento Bugno: capacità discorsiva da prima media
L'opinione di Massimo Puricelli
Da Vittorio Adorni, passando da Davide Cassani, Silvio Martinello, Stefano Garzelli, Marco Saligari, sì è arrivati (meglio, sprofondati) a Gianni Bugno. Mi chiedo come la Rai possa scegliere il due volte campione iridato anni 90 e attualmente pilota d'elicotteri, come commentatore tecnico del Giro d' Italia, visto che la sua capacità discorsiva è più carente di un ripetente di prima media.
Le regole minime della lingua italiana e la sintassi sono così carenti che verrebbe bocciato anche all'università per stranieri di Perugia . Aggiungo la mancanza di empatia del ex corridore brianzolo, si può comprendere quale sia la "piacevolezza" di seguire le tappe della corsa rosa..