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Hanami e sakura, in Giappone finisce l’emergenza Covid e fioriscono i ciliegi
Le foto delle piante in fiore mostrano un Giappone che tenta di tornare alla normalità post-Covid ma la strada è lunga anche se lastricata di petali di ciliegio
In Giappone sbocciano i sakura, gli alberi di ciliegio: guarda le foto
Mai come quest’anno la fioritura dei ciliegi in Giappone si riveste di simbolismi e magia: se infatti il 21 marzo il paese è ufficialmente uscito dallo stato di emergenza da coronavirus, proprio il giorno successivo, il 22 marzo, è stato indicato dall’agenzia metereologica giapponese come il picco di fioritura dei sakura.
Per determinarlo, l'agenzia prende a campione i fiori del Santuario Yasukuni: se più dell'80% dei boccioli dei suoi alberi sono in fiore, lo sono anche i fiori di tutta Tokyo. Quest’anno, già dopo la settimana del 14 marzo le temperature hanno toccato i 20° C, garantendo le condizioni per una fioritura precoce. Anzi, sempre più precoce, visto che secondo diversi studi, l’ultimo in ordine di tempo quello dell’Università dello Utah, dagli anni Novanta a oggi i ciliegi di Washington e Tokyo hanno anticipato la fioritura di una ventina di giorni. La causa? Il riscaldamento globale che sembra aumentare di anno in anno.
Giappone, la fine dello stato di emergenza non è l’inizio della “normalità”
Oltre ai cambiamenti climatici, la fioritura dei sakura nel 2021 è inevitabilmente legata a un altro problema mondiale: la pandemia da Covid-19. Che infatti il Giappone abbia cessato lo stato di emergenza non significa che possa abbassare la guardia, anzi, già per tempo le autorità avevano invitato i cittadini a non svolgere le consuete attività legate all’hanami, l’osservazione degli alberi in fiore. Ovviamente le celebrazioni di questo evento non si limitano al solo godersi lo spettacolo con gli occhi, ma tradizionalmente prevedono viaggi, passeggiate nei parchi, festival, picnic e raduni che, seppure all’aperto, per stare vicino alle piante, contrastano con le misure precauzionali anti-Covid.
Ecco quindi che le autorità di Tokyo hanno invitato ufficialmente i cittadini a evitare le gite, e tutti i parchi pubblici vietano di posare teli sull'erba per fermarsi e fare picnic. Il parco Ueno Onshi, nella parte nord-est della città, è normalmente invaso da oltre 3,5 milioni di visitatori durante questo periodo, ma quest'anno l'amministrazione del sito ha installato 2 chilometri di rete per limitare l'accesso alle aree sensibili, e modificato i sensi di marcia dei viali per gestire meglio il flusso di persone ed evitare assembramenti.
Considerando poi che l’ingresso ai turisti è ancora vietato, anche in occasione delle Olimpiadi, ci si rende conto che il ritorno della primavera, quest’anno, non coincide con quel “ritorno alla normalità” tanto agognato. Di certo, però, poter finalmente uscire di casa e passeggiare sotto i ciliegi in fiore potrà ristorare gli animi. Almeno dei giapponesi.