MediaTech
I piccoli editori crescono e i titoli pubblicati dal comparto al +11,5%
La pme si consolida sia come numero di aziende attive sia col numero di nuovi titoli pubblicati
Editori piccoli e medi alla riscossa, nonostante la scarsa propensione degli italiani alla lettura come spiega ItaliaOggi. La pme (piccola e media editoria) si consolida sia come numero di aziende attive (+0,9%) sia col numero di nuovi titoli pubblicati (+11,5%, secondo elaborazioni Aie 2018 rispetto al 2017). E, in un’Italia in cui il libro sembra essere sempre ai margini dei consumi culturali, il merito è anche un po’ del clima anti-sistema del paese. Sempre più spesso un italiano che vuole comprare un saggio o un’autobiografia, per esempio, valuta se acquistarne uno edito da un editore indipendente, magari scritto da un autore fuori dai grandi circuiti, con la speranza di avere informazioni nuove o una chiave di lettura differente.
"Nella crescita della piccola e media editoriam c'è in parte una motivazione socio-culturale che porta a nuove preferenze da parte dei lettori", spiega a ItaliaOggi Giovanni Peresson, responsabile dell'ufficio studi di Aie (Associazione italiana editori, presieduta da Ricardo Franco Levi). "Ma impattano pure le nuove tecnologie commerciali. Negli ultimi anni, infatti, si è allungata la coda lunga dei cataloghi editoriali, ossia sempre più editori hanno selezionato titoli con un appeal costante sul pubblico".
I casi a conferma spaziano nei generi ma si tratta sempre di autori che non passano mai di moda. non per forza e solamente i grandi classici ma anche autori come, tra gli altri, Carlo Ginzburg.
Come precisa italiaOggi, di quest'ultimo è tornato alle stampe con Adelphi Il formaggio e i vermi ed è la controprova della coda lunga dei cataloghi, che "viene sostenuta dall'e-commerce, ta Ibs e Amazon", prosegue Peresson. "Senza dimenticare le nuove tecnologie, grazie alle quali si può stampare un numero limitato di copie a costi contenuti".
Sempre secondo i dati Aie 2018, i titoli dei piccoli editori finiscono per pesare sempre di più sul totale dei libri in commercio (al 52,9% dal precedente 50,4%) e cresce la loro quota di mercato in libreria (al 41,4% dal 39,8%). Ma, in particolare, tra il 2017 e il 2018 avanzano gli editori che pubblicano dai 31 a 60 titoli (+10,4%).
Si rafforzano poi quelli tra i 61 e i 100 titoli con un tasso inferiore (+9,2%), anche se questi ultimi è dal 2015 che ininterrottamente hanno il segno positivo davanti. "Sono le fasce di editori che riescono a occupare progressivamente più spazi dal punto di vista commerciale", sottolinea Peresson. "Sono quelli che possono trovare un influencer o un blogger che parlino dei loro libri. E, infine, sono editori che possono abbinare altre pubblicazioni alla loro pubblicazione di titoli tradizionale".
Opzione che, come precisa ItaliaOggi, non fa male in un mercato come quello attuale, in cui è difficile trovare ed assicurarsi costantemente i diritti per un best seller. E, se non c'è il grande richimao di un libro o di un autore, allora il lettore tende a leggere sempre il genere letterario preferito. Trend che si definisce verticalizzazione e offre in un qualche modo più chance di fidelizzare il proprio pubblico.
Semmai, è negli ebook che i piccoli e medi editori non sembrano tanto credere, considerando che la loro produzione si sta assottigliando senza sosta dal 2015 e, solo tra il 2017 e il 2018, ha segnato una contrazione del 3,5%.
Per capire meglio il mondo della pme, parallelo a quello delle grandi catene librarie legate ai grandi editori della Penisola e di cui non sono molti i dati che ne fotografano lo stato di salute, Aie riporta a Roma, Nella Nuvola di Massimiliano Fuksas all'Eur, Più libri più liberi, fiera nazionale dedicata alla piccola e media editoria, giunta alla diciottesima edizione. Così dal prossimo 4 dicembre fino all'8 del mese oltre 520 espositori italiani parteciperanno a incontri col pubblico, dibattiti, letture e programma di scambi di diritti per incentivare l'internazionalizzazione della pme. Il tema 2019, come spiega ItaliaOggi è I confini dell'Europa. Tra gli ospiti la sindaca di Danzica Aleksandra Dulkiewicz, Romano Prodi, il fumettista Zerocalcare, lo scrittore Erri De Luca, la regista Cristina Comencini e ancora il conduttore e autore di tv e cinema Pif.