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Iervolino: "Voglio rilanciare L'Espresso, ma aspettavo accoglienza migliore"

Il patron della Salernitana ed editore di Forbes Italia si racconta parlando dell'acquisizione del settimanale romano dal Gruppo Gedi

“Oggi, l'editoria è un settore piatto e asfittico che ha bisogno di essere rivitalizzato. L’Espresso compreso”. Ma in che modo? “Resterà il settimanale delle grandi inchieste, resteremo fedeli ai suoi valori e all'indipendenza che lo ha contraddistinto sin dalla fondazione, ma allo stesso tempo punteremo molto sull'on line, su una maggiore contaminazione e su un linguaggio ibrido. “Potenzieremo la parte digitale con nuovi servizi e una fortissima integrazione con il cartaceo”.

Per quanto concerne la redazione del settimanale appena acquisito, invece, Iervolino assicura che i giornalisti possono dormire tranquilli: “La ristrutturazione non riguarderà il personale che anzi in modo graduale sarà rafforzato magari con nuove figure che hanno maggiore dimestichezza con il digitale”. E il nuovo direttore? Ormai il nome di Lirio Abbate rituona nella redazione dell’Espresso, ma il patron della Salernitana e fresco editore vuole lasciare spazio a qualche dubbio, sostenendo che “non abbiamo ancora deciso nulla, non abbiamo ragionato neanche su un identikit...”.

 

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