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Innocenzi: "La carne cellulare? È buona, il ministro Lollobrigida la assaggi"

di Lorenzo Goj

La giornalista di Report racconta ad Affari l'esperienza di mangiare carne a base cellulare e quello che c'è dietro la forte resistenza italiana

Il governo italiano, tra l’altro, è l’unico al mondo ad aver vietato la produzione, la vendita e addirittura l’import dei cibi sintetici andando contro le stesse leggi europee

“Formalmente, la legge voluta dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida non ha alcun valore. Infatti, l’Unione Europea non ha ancora approvato il commercio della carne a base cellulare e, dunque, questo mercato non esiste ancora in Europa. E fare una legge contro un determinato prodotto ancor prima della sua approvazione potrebbe far storcere il naso ai più maligni, che potrebbero sostenere che dietro a questa decisione ci sia l’interesse di voler favorire chi, invece, perderebbe soldi con la nascita di questo nuovo mercato. E qui torniamo sempre al solito grande colpevole: gli allevamenti intensivi”.

Una legge che, tra l’altro, escluderebbe l’Italia dai player del settore

“L’Ue vira verso l’approvazione. Prima o poi, l’Europa conoscerà il mercato dei cibi sintetici e questa legge tirerebbe fuori dal business gli imprenditori italiani che, invece, già credono nella carne coltivata avendo già investito circa 2,7 miliardi di euro”.

Consiglierebbe un morso di carne a base cellulare al ministro Lollobrigida?

“Sì, certo. Anzi, vorrei proporgli una sfida: sono convinta che, se bendato, il nostro ministro dell’Agricoltura non riconoscerebbe mai la differenza tra un petto di pollo fritto tradizionale e uno, invece, realizzato dentro un bioreattore”.