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IA e Transumanesimo: l'Uomo Nuovo ibrido tra intelligenza biologica e macchina

Nel dibattito sulla IA ci si dovrebbe occupare anche di mettere un controllo sulla capacità di “fusione esponenziale” delle diverse Intelligenze Artificiali

Di Giuseppe Vatinno

La previsione si basa sulla “legge del ritorno accelerato” di Kurzweil che dà appunto conto dello sviluppo non lineare della tecnologia, estrapolato dalla cosiddetta legge di Moore applicabile ai computer, che mette in relazione capacità di calcolo e complessità circuitale. Il futurologo americano individua cinque periodi prima di giungere all’evento singolare, ognuno caratterizzato da uno specifico livello tecnologico. Il Singolarismo è una specie di “religione laica” che prevede un fenomeno di transustanziazione dal carbonio al silicio con l’apparire di un “Uomo Nuovo”, forse un ibrido metà umano e metà artificiale dalle immense capacità cognitive espanse dalla Rete a cui si fonderebbe. Quindi le macchine, in un futuro più o meno prossimo, potrebbero prendere il controllo dell’intera società fondendo insieme ed esponenzialmente una incredibile capacità di calcolo. Ne ho parlato in un libro, “Avatar nostro che sei nei cieli”.

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La possibilità per molto tempo è rimasta confinata alla fantascienza ma i recenti progressi appunto della Intelligenza Artificiale inducono a riflettere sulla possibilità che in un certo senso è già disponibile. Infatti reti di computer possono già interagire tra loro ed ormai tutta la nostra società è gestita da computer. Elon Musk, che è un “transumanista dormiente”, lo sa bene.

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