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Klaus Davi: "Zelensky un bene per Sanremo. Raccolta record? Non credo proprio"
L'intervento del presidente ucraino al Festival 2023 ha scatenato le polemiche degli italiani, ecco perché. L'intervista di Affari al massmediologo Klaus Davi
"Zelensky un bene per il Festival di Sanremo. A chi dovremmo dare spazio se no? A Putin?". E sulla raccolta pubblicitaria da record...
La giornalista Annalisa Chirico, su Affaritaliani.it, ha affermato che la presenza di Zelensky a Sanremo non è altro che spettacolarizzare la guerra. “Rispetto molto la Chirico come professionista, ma non sono d’accordo. Non si tratta di spettacolarizzare, ma di sensibilizzare gli italiani a una situazione di estrema crisi come quella che sta vivendo il popolo ucraino”.
Zelensky, dalle copertine a Sanremo: quando la guerra diventa spettacolo
In molti si chiedono se l'onnipresenza mediatica di Zelensky, dal Festival di Venezia a quello di Cannes, possa diventare controproducente per la sua causa. “Il compito del presidente ucraino - sottolinea Davi - è quello di non far cadere mai l’attenzione su ciò che sta succedendo nel proprio Paese. In questo momento, se non fosse per il suo grande impegno e sforzo nell’apparire il più possibile attraverso i mass-media mondiali, forse anche gli aiuti verso l’Ucraina sarebbero di meno”.
Zelensky a Sanremo? La sua sovraesposizione rischia di nuocere all'Ucraina
Come mai in Italia, e più in generale in Occidente, sta montando questo sentimento ostile nei confronti del leader ucraino? “Credo che questa forte polemica riguardo Zelensky al Festival sia dato dalla situazione economico-politica che stiamo vivendo. Tra prezzi del gas, bollette e carburanti alle stelle gli italiani si trovano in una situazione di grande crisi e non sanno più cosa pensare. Non dobbiamo dimenticarci inoltre delle elezioni. In questo periodo, in Italia c’è aria di campagna elettorale con le Regionali di Lombardia e Lazio e la politica deve prendere posizione per accaparrarsi la fetta di voto più grande possibile. Non vedo nulla di male nel dare spazio a Zelensky”, conclude infine il mass-mediologo. “Anzi, sono un suo grande estimatore della sua famiglia e della sua storia”.