MediaTech
La 'dieta mediatica' italiana post-Covid: meno radio, più all news e tv locali
In crescita anche le consultazioni dei siti web istituzionali
Post-Covid la dieta mediatica degli italiani è cambiata. Mentre si è registrato un calo per radio e informazioni condivise su Facebook da amici, sono in crescita i canali all news, le tv locali e i siti web istituzionali.
A rilevarlo è il report La scienza e il Covid realizzato dall’Istituto per la Formazione al Giornalismo dell’Università di Urbino. L’indagine si è svolta a giugno, attraverso interviste telefoniche su un campione di oltre mille italiani.
Dai dati, come riporta PrimaOnline, è risultato che le reti all news hanno visto una crescita del 6% rispetto al 2019 e il notiziario della Tv locale un +8%, indice della necessità “di colmare un bisogno informativo che in un periodo di crisi come quello vissuto diventa più urgente e più legato al contesto locale”. Inoltre, mentre l’uso della radio è stato penalizzato (-7%) dai minori spostamenti in auto per andare a lavoro, i talk show in tv sono stati molto seguiti per l'informazione sul Covid-19.
L’effetto del coronavirus si riscontra anche nelle fonti online di informazione, tutte in aumento. Mentre per la prima volta, dopo anni di crescita, subiscono un arresto le fonti che arrivano dai Facebook friends: un -3% da cui emergerebbe come l'emergenza abbia portato a privilegiare fonti online maggiormente credibili. Si spiega così anche l’aumento del 4% dell’utilizzo per informarsi dei siti web di testate giornalistiche al primo posto della classifica dei media.
“In questo grande periodo di incertezza - commentano gli autori, riporta PrimaOnline - gli italiani si sono affidati al mondo dell’informazione, tornando a riconoscergli il ruolo di mediazione che aveva conosciuto un appannamento nel corso del tempo”.