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La strategia del mainstream in 10 punti. Globalisti governano stampa e social

Di Flavio Paltrinieri

Noam Chosky ci guida attraverso questo tunnel delle atrocità

Press Coming out. Una bella mattina...forse leggeremo…

Come vorrei vedere queste cose sui giornali, come vorrei vedere chi legge, mettere in moto il cervello e pensare a quanto ci vorrebbero manipolare a quanto becero e vergognoso sia il 4° potere.
“E’ la stampa bellezza….la stampa”, si presagiva il pericolo anche in quel drammatico duetto di Humphrey Bogart e Ethel Barrymore, nel celeberrimo film, L’ultima minaccia di Richard Brooks.
Si ma che stampa è? Purtroppo vi è da dire che almeno per la stragrande parte, la stampa è un arma, è il modo migliore di addormentare i cervelli, per governare guerre senza spararare un colpo e spesso spegnere le guerre ancor prima che alberghino nel cervello dei soldati o dei rivoltosi.
Un disastro di inarrivabile pericolosità sociale, il contrario della sua autentica missione (la libertà di parola ed opinione), una assoluta cancrena che deve essere portata alla lucee combattuta. Quel branco di babbei che guarda la TV di cosidetta informazione, che legge i giornali di carta o online, I social, si rifiuta di fare lavorare il proprio cervello e quindi alla fine vive in una realtà disegnata, manipolata, pre-costituita apposta per creare dal nulla una barriera corallina di menzogne, che divide il mare fra sapienza ed esercizio del potere assoluto da una parte e ridicolo convincimento e povertà dall’altra.
Questo è quello che vorrei ci fosse scritto su un giornale vero, che in tempi di coming out, uscisse allo scoperto, uscisse dicendo: “ma come cavolo abbiamo fatto a diventare assassini delle opinioni?”
Un lavoro di uno dei più illuminati intellettuali contemporanei Noam Chosky, ci guida attraverso questo tunnel delle atrocità, standardizzando la strategia con cui i membri della stampa del mainstream, social compresi ovviamente, governano l’accensione e lo spegnimento del cervello di miliardi di poveri ed inconsapevoli soldati dei pareri costruiti sulla menzogna.
Wow, come si fa a fare una rivoluzione se non si sa per cosa si vorrebbe combattere? Questa è l’arma segreta e più potente dei globalisti, essere osceni, mutanti cancerogeni che si impadroniscono della tua testa e creano un mostro asservito, un demente votato al martirio, un kamikaze della stupidità. La strategia è semplice e si avviluppa su 10 punti:

1-La strategia della distrazione.
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”)