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Mercato dei libri, Rcs torna con ‘Solferino’
Il brand debutta a maggio in libreria
“Ritrovare il nostro Dna, la nostra identità e forse anche rimarginare una ferita”. Così Urbano Cairo racconta al suo Corriere la decisione di lanciare ufficialmente la produzione libraria – a due anni dalla cessione di Rcs Libri a Mondadori - con il brand Solferino che debutterà a maggio, in tempo per il Salone del libro di Torino.
La produzione, spiega il Corriere , spazierà dalla narrativa italiana e straniera alla saggistica e oltre. Della distribuzione (parte andrà in libreria, parte in edicola) si occuperà Messaggerie Libri, della promozione Pde (gruppo Feltrinelli).
“Temo di aver ripetuto fino alla noia che Rcs Libri non andava venduta, anzi svenduta. E non è la sola penalizzazione che questa azienda di raro valore ha subìto negli anni. Il passato, però, ce lo lasciamo alle spalle: noi abbiamo il dovere di guardare avanti, come anche il mercato e gli investitori ci hanno chiesto”, spiega Cairo. “Possiamo dire che ormai in tutto il gruppo si respira un’aria di grande positività e dinamismo. In poco più di un anno abbiamo riportato i conti in utile senza tagliare un solo posto di lavoro. E ci siamo concentrati sullo sviluppo editoriale. Ad Alessandro Bompieri (50 anni, direttore news Italy del Gruppo Rcs. Dal 2010 al 2013 è stato amministratore delegato di Rcs Libri), che ha guidato Rcs Libri da amministratore delegato in anni di grande espansione in Italia, in Francia con Flammarion e nel mondo, dobbiamo oggi un contributo fondamentale al progetto dell’editrice Solferino. Il marchio è già depositato».
(…) C’è da chiedersi se il gigante Mondadori-Rizzoli sbarri la strada a nuovi protagonisti. «Contrariamente ai timori della vigilia, proprio quell’operazione ha messo in moto energie diverse. Pensiamo alla nuova vita de La nave di Teseo, al ritorno di Marsilio alla famiglia De Michelis, a Roberto Calasso che ha rilevato Adelphi e alla Giunti che ha acquistato Bompiani, solo per citare le iniziative più note. E ora ci siamo noi. Insomma, il mercato vince sempre. E quest’anno è tornato a crescere sopra il 2%», è la replica di Bompieri. Che così traccia il percorso: «Il catalogo, è chiaro, va costruito nel tempo. Compatibilmente con i vincoli contrattuali di ognuno, la risposta degli autori è positiva. Ci portiamo dietro tantissima esperienza e arriveremo preparati alla fine del 2018, quando decadrà il patto triennale siglato con Mondadori che oggi ci impone tra le altre cose un tetto annuale di 110 titoli». In teoria, dalla fine del prossimo anno, Solferino potrà pensare anche ad acquisizioni mirate, «ma da subito — aggiunge Cairo — saremo presenti nella narrativa, nella saggistica italiana e straniera e nella varia. La domanda c’è. E l’obiettivo è di soddisfarla con novità editoriali di qualità. Ci focalizzeremo su temi di grande interesse e sul contenimento dei prezzi. Sappiamo che molti lettori, o potenziali lettori, oggi hanno a disposizione risorse limitate. Il nostro sforzo è anche quello di riuscire a raggiungerli con prezzi accettabili e, insisto, sempre con la qualità. Abbiamo il grande vantaggio di poter avere attraverso il “Corriere della Sera”un gruppo di autori senza confronti. Composto di scrittori, naturalmente, ma anche di commentatori e giornalisti».
Aggiunge poi Bompieri: «La distribuzione nelle librerie viene affidata a Messaggerie Libri e la promozione a Pde, società del gruppo Feltrinelli. Per alcuni titoli è prevista la diffusione in edicola. Come oggi avviene per i collaterali». «Avremo un’identità editoriale forte — riprende Cairo —. Con l’offerta libraria, come con il “Corriere”, e considerando il gruppo allargato con la tv di qualità di La7, vogliamo diventare il punto di riferimento naturale della classe dirigente, di tutti gli amanti della cultura e della sperimentazione. Cercheremo di essere al tempo stesso autorevoli e curiosi, nuovi e rigorosi».
Per un sogno che si concretizza «ce ne sono ancora mille nel cassetto» della scrivania dell’editore che le giornate di lavoro più impegnative le affronta ancora nelle stanze di corso Magenta, dove trovano posto le opere realizzate dai giovani artisti vincitori del Premio Cairo. «Più che sogni sono progetti, ne abbiamo tantissimi. Alcuni vedono la luce, altri no. L’importante è provarci», osserva.
Nuove «riflessioni» sono in corso sul mondo digitale, «sul quale in passato sono stato prudente benché ne abbia sempre riconosciuto le potenzialità, in particolare se parliamo di smartphone». Anche i margini sono in crescita.
Il «Corriere» si arricchirà il prossimo anno di un progetto multimediale di Milena Gabanelli. Sulla carta, le novità sono state parecchie negli ultimi dodici mesi: «Abbiamo rilanciato “L’Economia” e “7”, il magazine diretto da Beppe Servergnini, c’è stato il restyling di “Io Donna” e di “Oggi”, è nato il nuovo settimanale “Buone notizie”, è partito il nuovo dorso di Torino, un presidio che mancava su una piazza giornalistica rilevante. Per non parlare delle tante novità realizzate con la “Gazzetta dello Sport” e il Giro d’Italia».
Insieme ai libri Solferino, a Milano, il 2018 porterà la macchina dello sviluppo editoriale anche in Spagna, dove il gruppo è presente con diverse testate, a partire dal secondo quotidiano generalista, «El Mundo». Che si appresta a rivedere, tra le altre cose, e prima di tutte, il suo inserto culturale.
fonte http://www.primaonline.it