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Denise, la Commissione d'inchiesta non decolla. Sospetto di manovre politiche
"Denise Pipitone, pensavamo di essere vicini alla data per la Commissione d'inchiesta ma invece qualcuno vuole cancellarla"
Caso Pipitone, la commissione d'inchiesta parlamentare su Denise non decolla. Sospetto di manovre politiche dietro
Il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino è tornato da Milo Infante, nello studio di Ore 14. Nel corso della puntata sono emerse clamorose rivelazioni in merito alla Commissione di inchiesta parlamentare su Denise Pipitone, richiesta dalla deputata Pd Alessia Morani con il collega Carmelo Miceli per fare chiarezza una volta per tutte su tutto ciò che in questi lunghi e improduttivi 17 anni a livello investigativo è sfuggito. "Mentre pensavamo che la data per l'istituzione di questa commissione fosse ormai prossima - spiega Infante -, abbiamo saputo che qualcuno vorrebbe cancellare il nome di Denise dalla commissione".
La Commissione di inchiesta parlamentare su Denise non decolla per via di attività di ostruzionismo politico. A rivelarlo, in collegamento con Ore 14, è il Capogruppo Lega in Commissione Affari Costituzionali alla Camera, Igor Iezzi. Qualcuno vorrebbe istituita una "Commissione per i bambini scomparsi in Italia al posto di quella per Denise". "Perché si sta cercando di diluire la commissione, sostanzialmente invalidandola?" chiede Perrino. Iezzi risponde con l'ipotesi di scambi politici. "Ci sono richieste di altre nuove commissioni ferme", quindi si starebbe usando "contro la nostra richiesta di avviare una commissione di inchiesta su Denise Pipitone la richiesta contrapposta di altre commissioni". Uno scambio politico, in sostanza, in cui io ti faccio passare una commissione e tu mi fai passare la mia.
Incalzato da Affaritaliani.it, Iezzi indica come colpevole il partito di Matteo Renzi, Italia Viva. "Di quali nuove commissioni che starebbero a cuore a Italia Viva stiamo parlando?" insiste Perrino. "Della commissione d'inchiesta sulle fake news", rivela Iezzi.
Sembra emergere chiaro il motivo della presentazione degli emendamenti preparati da Italia Viva per la commissione d'inchiesta su Denise. Quindi se l'operazione ha come obiettivo quello di uno scambio, meno chiaro, ma questo è solo un dubbio, è se il tentativo di Italia Viva di portarsi a casa la commissione d'inchiesta sulle fake news abbia come secondo obiettivo quello di includere nelle fake news anche le vicende giudiziarie di Matteo Renzi.
Leggi le proposte emendative sulla Commissione qui: PDF
Omicidio Torre Annunziata, Perrino: "Vietare il possesso di armi ai privati"
Nel corso della puntata è stato anche affrontato il caso della badante uccisa da un 82enne a Torre Annunziata (Napoli), il quale intorno alle 14 di ieri pomeriggio ha iniziato a sparare all'impazzata, colpendo a morte la donna con due spari.
La badante lavorarava da qualche mese a casa della sorella dell'anziano killer, ex professore di matematica di un liceo, secondo il quale - questa la motivazione che ha fornito sul gesto estremo - non svolgeva con la cura dovuta le mansioni per le quali la pagavano. La vittima lascia due figlie a Napoli. Ma mentre l'uomo è stato condotto in carcere, lascia un po' sbalorditi pensare che alla sua età fosse in possesso di una "pistola regolarmente detenuta", nota Infante. Al direttore Perrino chiede se si possa fare in questo caso l'ipotesi di delitto passionale. Perrino: "No, nessun elemento ce lo fa pensare. Questo uomo pare fosse mezzo matto".
Poi Perrino sottolinea che “è necessario piuttosto fare le verifiche quando diamo le armi, come facciamo con la patente. Qui invece diamo le pistole come fossero coriandoli, e poi la paghiamo". Conclude: "Io propongo una legge di un articolo da presentare in Parlamento, che stabilisca il divieto per i privati del possesso di armi. Anche se sicuramente se ne lamenterà l’industria delle armi".