MediaTech
Pedofili, l’algoritmo di Meta favorirebbe i “predatori sessuali” su Instagram
Le accuse nello studio del WSJ e Università di Stanford e Massachusetts Amherst
Pedofilia, dal 25 agosto operativa la nuova legge per proteggere i minori
E quindi, a partire dal 25 agosto, Meta intende far rispettare il nuovo regolamento e "dovrà dimostrare di agire o affrontare forti sanzioni", ha affermato il parlamentare europeo. In aggiunta il nuovo regolamento il regolamento propone anche la tutela dei diritti fondamentali (restrizioni all'uso dei dati in base a razza o religione) o multe che, nel caso di Big Tech, possono toccare il 6% del reddito globale. Il lavoro dei ricercatori ha portato anche alla scoperta che Instagram (1,3 miliardi di utenti) permetteva troppo facilmente alle persone di cercare tag espliciti di pedofilia. In alcune occasioni anche alcuni emoticon li collegavano ad account che utilizzavano i termini per pubblicizzare la vendita di materiale sessuale infantile o addirittura incontri con minori. Il processo di Instagram, secondo i ricercatori e i media americani, (magari in modo involontario) collegherebbe quindi i pedofili guidandoli verso chi vende contenuti "sospetti". La presenza del mondo dei pedofili nell’universo Meta non è passato inosservato nemmeno all’interno della società. Meta ha così riconosciuto i problemi all'interno delle sue operazioni di contrasto, confermando che negli ultimi due anni sono stati rimossi ben 27 anelli pedofili da Instagram. Ma finalmente il tema ha coinvolto anche la società che sembra volersi muovere velocemente ed in maniera efficace.