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Perrino a Ore 14: "Pifferi psicolabile. No ergastolo, ma un bravo psichiatra"

di Redazione Mediatech

L’intervento del direttore di affaritaliani.it nella trasmissione Rai "Ore 14", condotta da Milo Infante

Rai 2, il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino ospite a Ore 14

Il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino è stato ospite oggi, giovedì 4 aprile, del programma “Ore 14” condotto da Milo Infante su Rai 2. 

Tanti i temi di attualità trattati, così come gli episodi di cronaca affrontati. A iniziare dal caso della veggente di Trevignano, Gisella Cardia, che ieri non si è presentata – come ogni 3 del mese – per la preghiera con gli altri fedeli, in attesa della presunta apparizione della Madonna. Circostanza resasi necessaria per via del divieto impartito dal vescovo. “Era ora che il provvedimento fosse attuato – ha commentato il direttore Perrino – Gisella è liberissima di credere alle favole, ma le tenga per sè e non faccia raduni illusori che contribuiscono alla diffusione del lavoro degli psichiatri. Stia a casa sua”.

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Si è poi tornati sul caso di Alessia Pifferi, la donna accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi. Oggi, in Tribunale a Milano, l’interrogatorio delle due psicologhe accusate di aver manipolato i risultati dei test cognitivi effettuati sulla donna. “Più si approfondisce la vicenda più si percepisce la stranezza della Pifferi, che ho definito psicopatica. Ben più di una perizia, infatti, sono i suoi comportamenti che fanno capire che si tratta di un soggetto psicolabile. La razionalità di una persona è tale per cui ognuno di noi è in grado di prevedere le conseguenze positive o negative delle proprie azioni – ha commentato il direttore di Affaritaliani.it Perrino –. Lei, al contrario, non è stata capace di concepire le conseguenze delle proprie”. E ancora: “Nei confronti della Pifferi non serve l’ergastolo, ma la reclusione in un centro psichiatrico che si rispetti”.

Ma oggi è stato anche il giorno della quinta udienza del processo ad Alessandro Impagnatiello, il barman accusato dell’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, incinta di sette mesi. In aula (leggi qui l'articolo di affaritaliani.it, presente all'udienza con una sua inviata) anche l’imputato, oltre ai suoi avvocati; ed è proprio nei loro confronti che il direttore Perrino si è rivolto nella trasmissione di Milo Infante: “Stupisce che siano due donne a sostenere la tesi che manchi la premeditazione per via di una quantità ‘irrisoria’ di topicida somministrata a Giulia. Un conto può essere la difesa tecnica, altro una conferenza stampa per dire baggianate simili ed eccessivamente contro il senso di umanità e contro i fatti”. E su Impagnatiello il direttore ha sentenziato: “Quest’uomo non merita alcuna considerazione, deve scomparire”.

Infine si è tornati sul caso irrisolto della morte di Liliana Resinovich, la triestina scomparsa e ritrovata morta in un bosco adiacente a un ex ospedale psichiatrico. Durante la trasmissione è intervenuto l'"amico speciale" Claudio Sterpin, che ha parlato di "nuove prove" presumibilmente dirette a intaccare la ricostruzione di Sebastiano Visentin, marito della donna. "Ritengo che la Procura abbia motivi per rimanere ferma sull’ipotesi originaria del suicidio - ha commentato il direttore Perrino - Mi sento di spendre una parola di solidarietà nei confronti del marito di Liliana. È giusto questo stillicidio? È ingiusto e anche un po’ barbaro".