MediaTech

Pubblicità, +3% digitale nel 2022 nonostante crisi energetica e socioeconomica

Dato che nasconde un depotenziamento rispetto all'impennata del 2021

Pubblicità, nel 2022 in Italia un +3% digitale nonostante le incertezze del quadro economico-sociale 

La seconda giornata dello IAB Forum 2022, l'evento business italiano sull'innovazione digitale, si è aperto con la presentazione dei dati dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, in particolare con quelli del mercato pubblicitario digitale

Il primo dato è positivo: il mercato degli investimenti nella pubblicità digitale cresce del +3% rispetto all’anno precedente. Dato che, però, nasconde un depotenziamento rispetto all'impennata registrata nel 2021: l’incertezza è la più probabile causa della modesta crescita registrata.

“I fattori in campo sono quelli esterni della crisi energetica che ha determinato un cambio di priorità negli investimenti delle aziende, oltre alla crisi socioeconomica che si sta manifestando nel Paese” sottolinea Denise Ronconi, direttrice dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano.

“Nel 2021, anno del “rimbalzo” del digitale, era ancora forte l’effetto di reazione al lockdown delle aziende che, nella forzata maggiore esposizione dell’audience ai media digitali nel biennio pandemico avevano visto una grande opportunità di visibilità e ritorno sugli investimenti” precisa Ronconi.

Un altro dato che emerge dall’analisi è quello relativo agli attori protagonisti della raccolta pubblicitaria digitale. Nel 2022, l’80% dell’investito complessivo online italiano è stato intercettato dai grandi player internazionali - motori di ricerca e social network in primis (era il 71% nel 2017).

Non una sorpresa, ma una conferma di una situazione data ormai per consolidata. “I Big Tech continuano a dominare il mercato della pubblicità digitale a lunga distanza dagli altri player che vanno in negativo e prevediamo sarà ancora così nel nuovo anno” commenta Noseda.