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"Putin ha già vinto". Orsini spopola in teatro, in platea anche Di Battista
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Il professore nel suo monologo affronta diversi temi. "Se lo Zar decidesse di usare l'atomica, l'Europa sarebbe corresponsabile"
Guerra Russia Ucraina, il monologo di Orsini: "Colpe anche dell'Europa"
Alessandro Orsini debutta in teatro e fa tutto esaurito all'Umberto di Roma. Il professore è stato accolto da una platea al completo, per metà formata da under 30 e questa è la prima, vera notizia della serata. Ma c'era anche - si legge sulla Stampa - un pubblico più maturo, tra i vip anche l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, ex Msi e ex An e Alessandro Di Battista, ex M5s. . Una ricostruzione di 25 anni di storia all’insegna di buoni e cattivi, anche se Orsini ha ripetuto di appoggiarsi sulla “documentazione storica”. Dando per asserito che Putin è trasparente, che non nasconda nulla e che le sue parole siano da prendere alla lettera. Ma al suo pubblico Orsini piace così e d’altra parte il professore si è conquistato la sua popolarità con una raffica di affermazioni lapidarie, sebbene non sempre “coordinate” tra loro. Per il professore «Putin non ha mai pensato ad una guerra-lampo» e però il presidente russo «ha già vinto».
Sempre Orsini - prosegue la Stampa - ha sostenuto che se Putin, dato per trionfante, dovesse trovarsi «in un condizione disperata, in cui rischia di perdere la guerra e dovesse usare la bomba atomica», a quel punto di chi sarebbe la colpa? Per Orsini, «l’Europa sarebbe moralmente corresponsabile». Anche se il momento televisivo insuperato resta un annuncio: «Sono in contatto con famiglie a Mariupol che mi scrivono tutti i giorni». Frase contraddetta in diretta da una donna ucraina, Anastasia Kuzmina: «Ero curiosa di sapere come fa a sentire queste persone, perché le mie amiche di Mariupol non parlano coi propri genitori da quasi due mesi».