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Rai, Marcello Giannotti dice stop al Far West degli uffici stampa

Marco Zonetti

Il portavoce di Fabrizio Salini, e direttore della comunicazione, è artefice di una rivoluzione volta a ridurre gli sprechi e a favorire la trasparenza

Marcello Giannotti, portavoce dell'Ad Fabrizio Salini e direttorissimo della comunicazione Rai, dice stop al "far west" degli uffici stampa esterni.

Giannotti è artefice di una nuova organizzazione interna a Viale Mazzini, volta a porre un freno al ricorso smodato ai suddetti uffici stampa non interni alla Rai, risparmiando così utili risorse per l'azienda. A tal fine, il direttore della comunicazione ha inviato una mail ai direttori di rete, invitandoli a valorizzare e privilegiare il ruolo dell'ufficio stampa centrale. In altri termini, da questo momento in poi, gli uffici stampa esterni dovranno essere impiegati soltanto se strategicamente efficaci e realmente necessari. E qui sta la nuova e più importante norma introdotta per volere di Giannotti: qualunque ufficio stampa esterno venga utilizzato dovrà necessariamente riferirsi all'ufficio stampa centrale diretto da Claudia Mazzola, lavorandovi in stretto coordinamento e secondo le sue regole.

Il piano di Giannotti, come già scritto sopra, è quello di ridurre ed evitare tout court gli sprechi delle precedenti gestioni al riguardo, e favorire la trasparenza. A questo proposito, saranno più chiari i criteri di scelta delle società esterne, che saranno finanche ridotte a una manciata di strutture che hanno già lavorato in precedenza per Viale Mazzini, ricorrendo probabilmente allo strumento delle gare. 

Con l'arrivo di Giannotti, l'ufficio stampa centrale diretto dalla solerte Mazzola, dal canto suo, è già stato valorizzato e ristrutturato attraverso squadre specializzate chiamate a operare sui vari contenuti Rai.

A quanto apprende affaritaliani da voci di corridoio, l'approdo di Marcello Giannotti alla direzione della comunicazione è stato salutato con entusiasmo dai suoi collaboratori, che hanno apprezzato il piglio manageriale e dinamico nell'affrontare le vetuste problematiche che affliggono la Rai, riuscendo per giunta a risolvere vari problemi atavici. Il fatto poi che le sue sorti siano legate direttamente a quelle dell'Ad Salini, e non sia stato invece caricato sul groppone dei contribuenti vita natural durante come suoi predecessori o colleghi miracolati dalle gestioni precedenti, lo hanno fatto apprezzare ulteriormente fra i colleghi. A Viale Mazzini sono in molti a sperare che l'Ad Salini mantenga il suo ruolo di Amministratrore Delegato anche per non privarsi della professionalità di Giannotti.