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Repubblica, Ezio Mauro privato della stanza: sfrattato l'ex direttore
L'ex direttore del quotidiano, dopo aver lasciato la carica, si era recato tutti i giorni a lavorare e scrivere nella Stanza Imperiale
Repubblica, Ezio Mauro privato della stanza: lo sfratto del "direttore emerito" è crudele
Come in un film di Fantozzi ad Ezio Mauro, una volta megadirettore globale e anche un po’ galattico, hanno tolto la stanza a Repubblica. La Stanza Imperiale –come riporta Professione Reporter- fu creata nel 1996, quando Eugenio Scalfari lasciò la tolda di comando, la stessa stanza dove venne creato il primo numero nel 1976. Ma il “ventennio” era destinato a ripetersi.
Fu infatti proprio Mauro a succedergli per quasi venti anni, fino al 2016. Gli arredi erano certo un po’ più spogli e mancava qualche pianta ornamentale, ma si sa, il grado e il prestigio hanno la loro importanza. Mauro ebbe quindi la sua Stanza e garantì la sua presenza fisica e a volte in spirito proprio come Papa Benedetto in Vaticano, mentre i nuovi direttori si affastellavano in “pontificati brevi”: Mario Calabresi, Carlo Verdelli e infine l’attuale Maurizio Molinari. Mauro nel frattempo aveva continuato a scrivere, ma quindici giorni fa, in vista dei 75 anni, l’amministratore delegato di Gedi, Maurizio Scanavino, gli ha dato il benservito.