Sole 24 Ore: Cdr quotidiano proclama sciopero per oggi
Il Cdr del 'Sole 24 Ore' ha proclamato un giorno di sciopero
Il Cdr del 'Sole 24 Ore' ha proclamato un giorno di sciopero per la giornata di oggi. Lo ha annunciato il rappresentante sindacale dei giornalisti del quotidiano, Giovanni Negri, prendendo la parola nel corso dell'assemblea del gruppo.
Il Cdr del giornale ha chiesto all'azionista di maggioranza, Confindustria, "di assicurare le risorse necessarie per il risanamento" del gruppo e per "garantire l'autorevolezza e l'autonomia" del giornale. Quindi, il Cdr ha chiesto in assemblea "un posto nel cda o un ospite permanente" alle riunioni del board, "almeno fino a quando non ci sara' il ritorno all'utile". "Purtroppo" - ha affermato Negri - "la leggerezza con cui abbiamo sentito parlare di piani lacrime e sangue non e' accettabile", "percio' non con gioia, e con un po' di amarezza, il Cdr ha deciso di proclamare un giorno di sciopero a partire da oggi"
"Noi sapevamo che l'andamento del gruppo era assai critico e non da oggi e neppure da ieri. Noi sapevamo che la politica delle diversificazioni sarebbe stata perdente. Noi sapevamo che una governance pasticciata avrebbe impedito una conduzione sana e responsabile della societa'. Noi sapevamo che cavalcare in maniera disinvolta l'onda del digitale senza vere scelte di fondo in termini di organizzazione e di investimenti ci avrebbe esposto a rischi certi e risultati flebili. A testimoniarlo ci sono i nostri ricorrenti interventi in questa sala, in questa circostanza, purtroppo inascoltati, fin dal primo bilancio in rosso. Lo sapevamo perche' siamo giornalisti, e giornalisti del Sole 24 Ore, abituati a leggere e capire la realta' economica e finanziaria. E un giornale, il nostro giornale", ha sottolineato Negri, "e' fondato sulla credibilita' di chi lo scrive. Oggi pero' ci domandiamo come possa essere risollevata un'azienda come la nostra senza scelte di alto profilo in totale discontinuita' con il passato e che sgombrino il campo da qualunque sospetto di conflitto di interessi. Nove anni di riduzione concordata dei salari, di prepensionamenti e di costante discesa dell'organico giornalistico e non solo non sono bastate a riportare in linea di galleggiamento il conto economico del gruppo, dimostrando che il problema di sostenibilita' non e' certo nella componente che produce i contenuti caratteristici dell'azienda e che tiene alto il brand commerciale dell'intera galassia Sole". E oggi, giorno dell'assemblea, "l'azionista e' chiamato a una grande responsabilita' se vuole conservare la sua centralita': deve assicurare le risorse per il risanamento e nello stesso tempo recuperare una credibilita' che non puo' non passare attraverso una vera rottura con il passato. Ma soprattutto deve dotarsi di una politica editoriale in un settore dove non si puo' improvvisare". Un'azienda editoriale, alla fine, "si regge su un'unica risorsa, su un unico capitale, quello umano, sui suoi giornalisti prima di tutto. Serve un rilancio vero" - ha aggiunto il rapprsentante del Cdr - "per costruire Il Sole di domani di cui noi siamo stati e siamo i protagonisti. E servono atti di fiducia. Per questo qui avanziamo formalmente una richiesta. Come azionisti, come dipendenti ma soprattutto come giornalisti: un posto in consiglio di amministrazione o, almeno, un posto come invitati permanenti alle riunioni del consiglio. Almeno fino al momento del ritorno all'utile". "Purtroppo" - ha concluso - "la leggerezza con cui abbiamo sentito parlare anche nelle ultime ore di tagli ai dipendenti, di dimezzamento del personale, di piani lacrime e sangue, non e' accettabile. Non lo e' per le evidenti corresponsabilita' nel passato di chi se ne fa oggi portatore e perche' ripropone ancora una volta la scorciatoia piu' facile a problemi difficili. Per queste ragioni il comitato di redazione ha deciso di proclamare un giorno di sciopero per oggi".