Medicina

Astaxantina, elisir di lunga vita. La conferma arriva dalla scienza

di Daniele Rosa

La molecola attiva i geni della vita nelle cellule.

L’invecchiamento della popolazione attualmente è una delle principali sfide da affrontare a livello globale. Negli ultimi anni, l'interesse scientifico per i composti naturali con attività geroprotettrice, così definiti per la loro capacità di ritardare molte delle patologie della la terza età, è cresciuto esponenzialmente. Tra le varie molecole di derivazione naturale, l'Astaxantina (ASX) rappresenta un promettente candidato in qualità di geroprotettore. L’astaxantina è una xantofilla, estratta dall’alga Haematococcus pluvialis Flotow, l’unica forma ammessa per uso umano in ambito nutraceutico. 

'Un autorevole studio scientifico pubblicato su Marine Drugs, firmato da un board accademico internazionale, iniziato da una ricerca sulla popolazione ultracentenaria dell’isola di Okinawa in Giappone,  ha dimostrato che l’Astaxantina agisce come uno “spazzino” dei radicali liberi nello strato interno delle membrane cellulari- spiega il prof Vincenzo Sorrenti, Neurofarmacologo presso l’ Università di Padova e ricercatore  presso il Centro Studi Bendessere™ Solgar Italia Multinutrient-  ed è in grado di controllare contemporaneamente l'ossidazione sulla superficie della membrana. Inoltre, diversi studi hanno evidenziato la capacità di ASX di modulare numerosi meccanismi biologici a livello cellulare, inclusa la modulazione di fattori di trascrizione collegati a percorsi correlati proprio alla longevità. Uno dei principali fattori di trascrizione evolutivamente conservati e modulati dall'Astaxantina è il gene FOXO3, riconosciuto come un controllore critico del destino e della funzione delle cellule'. 

'In parole semplici- prosegue il prof Giovanni Scapagnini, Ordinario in Nutrizione Clinica presso l’Università del Molise e Vicepresidente Sinut -   Foxo3 è un sensore biologico capace di svolgere tre funzioni fondamentali:

-          E’ un Controller dell’autofagia, ovvero il processo che consente la rimozione selettiva di componenti cellulari danneggiati.

-          E’ un attivatore delle difese con azione antiossidante e antinfiammatoria

-          E’ il regista delle cellule staminali implicate in tutti i processi “rigenerativi”

E’ dunque dimostrato che il gene FOXO3 è uno dei due soli geni capaci di influenzare in modo efficace la longevità umana.

L’astaxantina, tende a depositarsi nelle membrane cellulari di alcuni tessuti in particolar modo dunque nel cervello, nell’occhio, nella pelle, nel cuore, nel muscolo e nel fegato, ed è in grado di stimolare nel nostro corpo i geni di sopravvivenza, con la funzione di proteggerci. Può essere definita come la molecola che allunga la vita.' L’astaxantina resetta l’orologio biologico- ribadisce il prof Sorrenti- assieme a Curcumina e Resveratrolo che stimolano le sirtuine, ovvero le proteine che hanno un ruolo chiave nel processo di invecchiamento cellulare, regolandone i meccanismi'.

È stato osservato che l'astaxantina rallenta l'invecchiamento cerebrale aumentando i livelli del fattore neurotrofico (BDNF) nel cervello, attenuando il danno ossidativo a lipidi, proteine ​​e DNA e proteggendo le funzioni mitocondriali, sembra, inoltre, che possa guidare i progenitori dei neuroni verso la formazione di nuovi neuroni stimolando la neurogenesi e spegnendo l’infiammazione. Grazie al suo tropismo nel cervello, l’ASX è stata recentemente studiata dunque come molecola con funzione anche neuroprotettiva, in grado di ritardare o prevenire l'invecchiamento cerebrale in diversi modelli sperimentali di danno cerebrale o malattie neurodegenerative. E qui si aprono importanti frontiere, tutte da sperimentare in ambito umano, sul fronte del rallentamento di malattie degenerative come la malattia di Alzheimer e il Morbo di Parkinson

I dati emergenti suggeriscono che l’Astaxantina possa modulare le proteine ​​Nrf2, FOXO3, Sirt1 e Klotho, le proteine legate alla longevità. Insieme, questi meccanismi forniscono supporto per un ruolo di tale molecola come potenziale geroneuroprotettore.

All’interno dei composti nutraceutici di maggiore rilevanza scientifica ai fini della protezione cutanea dal sole, l’astaxantina è anche considerata la molecola dotata di maggiore biodisponibilità e maggior grado di attività anti-foto-aging. 

Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato come l’astaxantina sia dotata di una spiccata azione antiossidante e di ottime proprietà anti-infiammatorie- chiarisce il Prof Scapagnini-  per una crono e foto protezione dinamica dall’interno.

La gran parte degli studi condotti sull’uomo ha valutato che gli effetti fotoprotettivi ed antiaging cutanei funzionali si ottengono in un range di dosaggio compreso tra i 4 e 12 mg/die. L’astaxantina va assunta con un pasto che contenga lipidi meglio la sera dopo l’esposizione al sole per le sue attività di rigenerazione e biostimolazione cutanea, processi che avvengono durante la notte. 

Inoltre è dimostrato come l’utilizzo di Astaxantina in ambito dermocosmetico, in particolare sotto forma di primer protettivi con filtri solari fisici 30 e 50, arricchiti di dunaliella salina come alga e zeolite, dimostrino eccellenti proprietà fotoprotettive per contrastare il fotoinvecchiamento, in qualità di prodotti cosmetici, ideali in città e durante la stagione estiva come protezione per contrastare la comparsa di macchie cutanee e i danni a carico del collagene. 

Riconosciuta anche l’efficacia dell’Astaxantina nell’aiutare l’organismo a contrastare stress ossidativo e infiammazione come immunomodulatore. La molecola associata a Resveratrolo, e vitamina D3 rappresenta un regolatore immunitario eccellente contro gli attacchi a virus e batteri, mai come in questo momento gli studi sono concentrati nell’individuazione di molecole contro le forme virali. Un recente studio scientifico ha confermato il ruolo immunoprotettivo del Resveratrolo.